Novità a Altopascio: accordo sui contratti di locazione a canone concordato

Novità assoluta ad Altopascio per inquilini e proprietari: dopo anni di attesa arriva nella cittadina del Tau l’accordo sui contratti di locazione a canone concordato.

Nei giorni scorsi  l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, Sara D’Ambrosio, dal vice Daniel Toci e dagli assessori Alessio Minicozzi (tributi) e Valentina Bernardini (politiche sociali), ha recepito l’accordo siglato dalle sigle sindacali e in particolare da A.S.P.P.I. Lucca (associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari della provincia di Lucca), rappresentata da Federico Andreucci, l’U.O.P.I. Lucca (unione piccoli proprietari immobiliari) con Roberta Menchetti, la Confedilizia Lucca (associazione proprietà edilizia) con Piero Mazzei, il Sunia provincia di Lucca (sindacato unitario nazionale  inquilini e assegnatari) con Stefano Cristiano, Sicet Lucca (sindacato inquilini casa e territorio) con Sebastiana Pia Giliberto, l’Uniat provinciale di Lucca (unione nazionale inquilini ambiente e territorio) con Giorgio Bertelli, Ugl casa (segreteria provinciale di Lucca) con Enzo Antonelli, la Confappi Confederazione piccoli proprietari di immobili.

La formula del canone concordato, solitamente della durata di 3 anni più 2, permette agli inquilini di vedersi richiesto un canone fisso che non subisce incrementi dovuti all'inflazione e agevolazioni fiscali in base al reddito. Per i proprietari significa beneficiare di sconti sull'Imu e sull'Irpef. Inoltre tra i risparmi fiscali, per entrambe le parti contrattuali, nel caso in cui il proprietario opti per la cedolare secca, c’è anche l’esenzione dell’imposta di registro e da quella di bollo.

“Con questo passaggio diamo attuazione al regolamento Imu del Comune di Altopascio - spiega il sindaco -. Era un tassello rimasto da compiere, fermo da troppo tempo, e ci eravamo presi l’impegno, anche nel programma elettorale, di realizzare questo accordo, che va a supporto delle politiche di incentivo degli affitti. Questo lavoro era partito con l’assessore Sorini nel primo mandato e oggi lo concludiamo grazie al lavoro del vicesindaco Toci in raccordo con gli assessori Minicozzi e Bernardini:  un gioco di squadra condotto con le varie parti e con il supporto degli uffici. Con il contratto di locazione a canone concordato, cosiddetto "equo canone", il costo dell'affitto viene stabilito in base a una serie di parametri che tengono conto della metratura, della collocazione e delle dotazioni dell'appartamento (condizionatori, pompe di calore, balcone, giardino, cantina, posto auto, spazi comuni vivibili nel condominio) e il risultato è una cifra che ha il duplice obiettivo di rendere più incentivante l’affitto per l’inquilino e più conveniente e mettere in affitto le case per i proprietari. Il tema della casa è sempre più urgente e impellente: dall’aumento degli affitti alla volontà di privilegiare sempre più affitti brevi e magari turistici a danno della residenza, fino all’eliminazione del contributo affitto che sta creando seri problemi anche a livello territoriale: la possibilità di ricorrere all’equo canone attraverso gli accordi territoriali è un piccolo passo per andare a tamponare o comunque a intervenire su questa situazione sempre più complessa e delicata. Una misura importante, quindi, all’interno di un pacchetto più ampio di politiche di sostegno all’abitare e di supporto ai proprietari, in un momento storico in cui reperire alloggi per l’affitto lungo è molto difficile”.

Fonte: Ufficio Stampa



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