Licenziamenti al Centro Pecci, il sindaco di Prato: "Vogliamo spiegazioni"

“È evidente che presidente e consiglio di amministrazione devono dare spiegazioni per i due licenziamenti a cui si è proceduto senza un confronto aperto con le rappresentanze sindacali".

A dirlo sono il sindaco di Prato Matteo Biffoni e l'assessore alla cultura Simone Mangani dopo le esternazioni dei sindacati sul Centro Pecci a proposito dei licenziamenti che sono in atto all'interno della società.

"Bisogna ripartire da un tavolo di confronto e che la decisione più grave che un consiglio di amministrazione possa prendere, ovvero il taglio del personale, non è stata condivisa con i soci. Comune e Regione si sono sempre fortemente interessati al Centro Pecci sotto ogni profilo. La gestione spetta al Cda, peraltro in prorogatio, al suo presidente e al direttore, a loro spetta di spiegare un fatto compiuto. Adesso è necessario intraprendere una trattativa con i sindacati per trovare una soluzione condivisa".

"Dei licenziamenti avvenuti in tronco al Centro Pecci sono stata informata dai sindacati e dall’Amministrazione Comunale. Ho provveduto fin da subito ad informare il presidente della Regione, Eugenio Giani, affinché possa esserci massima attenzione su questa inaspettata situazione".

È quanto dichiara Ilaria Bugetti, consigliera  regionale Pd e presidente della Commissione sviluppo economico  sui licenziamenti avvenuti al Centro Pecci di Prato.

"Quanto accaduto è un fatto grave e tanto più irricevibile poiché avviene in una fase di prorogatio dei suoi rappresentanti. Adesso è necessario da parte del Consiglio di Amministrazione attivare – al più presto -  un tavolo con i sindacati per giungere a una soluzione condivisa sulla vicenda. Sul futuro del Pecci serve avviare una riflessione ampia e approfondita: che sappia rispondere e accogliere le prospettive di un’istituzione culturale di grande prestigio per Prato e la Toscana. La Regione e il Comune non hanno mai fatto mancare il loro sostegno all’ente. Nonostante le difficoltà di bilancio che come Regione ci hanno costretto a tagliare i contributi a vari enti, il Pecci è quello che ha subito le conseguenze minori. Indice dell’attenzione che la Regione ha verso questo museo. Ora salvaguardare il futuro dei lavoratori  rappresenta una priorità su cui serve l’impegno e il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti".

Fonte: Ufficio Stampa



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