Multiutility, riunione Pd toscano con sindaci. Le reazioni politiche

Brenda Barnini firma per la multiutility

Ieri, attraverso una nota ufficiale, il PD Toscano ha deciso di sospendere la procedura finalizzata a giungere alla quotazione in borsa della 'Multiutility' Regionale dei servizi, pur dichiarando che "il progetto va avanti". Non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo politico:

Sinistra Civica Ecologista: "Bene lo stop alla quotazione in Borsa"

«Sinistra Civica Ecologista ritiene positiva la decisione assunta dal PD e dai suoi sindaci in merito alla multiutility. Da tempo chiedevamo di fermare il processo di privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici essenziali, abbandonando il progetto di quotazione in Borsa della società. Ora si vada avanti con convinzione nella ricerca di strade alternative all'offerta pubblica iniziale (IPO), così da escludere la possibilità che nella compagine sociale possano entrare i grandi fondi internazionali che, ne siamo certi, pretenderebbero solo un’ampia remunerazione del capitale secondo logiche rigorosamente finanziarie. Sul tavolo ci sono altre possibilità, dal ricorso al credito bancario all’uso dei ‘green’ e dei ‘social’ bond, all’ingresso di partner industriali del settore. Inoltre, è bene tenere in considerazione il recente parere della Corte dei Conti che ha richiamato le istituzioni a comportamenti rigorosi a tutela dell'interesse pubblico, una questione che non è solo formale e che dovrebbe indurre tutti ad abbandonare ogni forma di privatizzazione. Come più volte sottolineato, Sinistra Civica Ecologista non è contraria a processi di aggregazione e a ipotesi di rafforzamento, a patto che questi avvengano in un contesto di gestione e controllo interamente pubblico, a garanzia della qualità dei servizi erogati e della sostenibilità ambientale dei territori». Lo rende noto Sinistra Civica Ecologista.

I gruppi consiliari contrari di Firenze e Empoli: "Nei Consigli comunali bocciate tutte le richieste dei movimenti"

"Se il Partito Democratico doveva approfondire il tema della multiutility perché ha scelto di irridere le opposizioni nei diversi consigli comunali? Solo poche settimane fa, in Palazzo Vecchio, è stato confermato il no a qualsiasi richiesta di sospendere le delibere sul progetto. Che infatti va avanti, è stato chiarito ieri. Si prende giusto un po' di tempo per capire meglio il tema della quotazione in borsa. O meglio, si attende di affrontare la questione in vista delle elezioni amministrative del 2024? Tutto l'impianto imposto, in tempi rapidi, agli enti locali sta scricchiolando. I movimenti e le associazioni lo denunciano da tempo, da quando ci fu chiesto di votare per lo scioglimento dei patti parasociali in Publiacqua e Acque SpA. Non abbiamo letto nemmeno una parola di scuse da parte dei Sindaci di Firenze, Prato e Empoli. Dovrebbero chiedere scusa almeno alle consigliere e ai consiglieri di maggioranza che hanno difeso la loro propaganda del "non si può fare altrimenti". Riteniamo positivo comunque questo mezzo passo indietro. Si aggiunge al parere della Corte dei Conti sulla proprietà delle reti di distribuzione, che non può vedere l'ingresso dei privati. Che infatti devono stare lontani dai servizi pubblici, dai servizi essenziali e dai beni comuni. Se il Partito Democratico vuole studiare e approfondire, gli proponiamo di venire con noi alle assemblee di comitati e movimenti. Si impara molto ad ascoltare la cittadinanza", così in una nota congiunta Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune Firenze, Roberto De Blasi e Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle Firenze, Leonardo Masi e Beatrice Cioni di Buongiorno Empoli, e Anna Baldi del Movimento 5 Stelle Empoli.

 

Sospesa quotazione in borsa della Multiutility, Empoli in azione: "Auspichiamo sia una decisione utile"

Auspichiamo che questa decisione sia utile. Utile a far sì che si comincino ad affrontare finalmente gli aspetti di gestione delle risorse idriche, senza ulteriori discussioni ideologiche e pregiudiziali, concentrandoci sulla riduzione delle perdite dei nostri acquedotti e sul come pensiamo di affrontare la crisi idrica che si va delineando negli anni. Il F.A.I. - Fondo per l’Ambiente italiano stima nel 41% le perdite sulle tubazioni degli acquedotti in Italia, sarà necessario fare una seria riflessione sulla situazione delle perdite dei nostri acquedotti e sul modo in cui pensiamo di poter finanziare quegli interventi necessari a dare soluzione a questo drammatico problema. Auspichiamo che si avvii un reale processo di analisi di un piano industriale serio e credibile, che getti le basi di uno sviluppo aziendale finalizzato al consolidamento delle realtà societarie esistenti ed a garantire la massima tutela della rete e della risorsa idrica nell’interesse dei cittadini. È a nostro avviso necessario concentrare la discussione, a partire da adesso, sulla creazione di impianti ed asset che garantiscano servizi alle nostre città, per risolvere gli annosi problemi che oggi esistono e che vanno ad incidere sulle tariffe dei servizi al cittadino, portando ad aumenti non più sostenibili per le famiglie e le imprese. Auspichiamo inoltre che venga definita una governance credibile della società, che dovrà essere rappresentata da persone vicine al territorio e che non si scontrano con esso; persone credibili che abbiano la fiducia della collettività e possano mettere le proprie competenze e la propria faccia nel lavoro che fanno, sempre finalizzato all’interesse comune. Vogliamo assolutamente evitare il ripetersi di “uscite” scomposte quale quella, recentissima, dell’Amministratore Delegato che ormai troppo spesso non è stato in grado di recepire le istanze del territorio e di percepire i reali umori, sia della cittadinanza che della Politica. Che questa decisione segni il passo di un cambiamento di “vision”, assicurando che l’azienda sia a servizio delle nostre città, e non viceversa. Così Luca Ferrara, referente Empoli in Azione

 

Partito Comunista Italiano - Sezione Empolese Valdelsa: "Contraddizione politica di fondo"

Con una nota dello scorso 18 settembre 2023, il PD Toscano informa di aver "sospeso" il processo relativo alla quotazione in Borsa del bene acqua. Una scelta che sarebbe stata "condivisa" coi sindaci di Firenze, Prato, Empoli. Quindi, secondo lo stesso PD, la procedura per la quotazione in Borsa della Multiutility Toscana (progetto di aggregazione di varie società di servizi ambientali, idrici e dell'energia presenti in Toscana), viene momentaneamente sospesa al fine di giungere - anche sulla base delle richieste arrivate da forze civiche, politiche e sociali - "alla soluzione migliore, qualsiasi essa sia". Una foglia di fico che copre, senza in verità riuscirvi, la contraddizione politica di fondo che attraversa il campo moderato progressista, incapace di fare l'unica scelta necessaria e utile e cioè quella di dire da subito con chiarezza "no" a qualunque ipotesi che prefiguri processi speculativi e enormi guadagni privati su un bene pubblico e universale come l'acqua.

Una manovra che in verità ci sembra più tattica che strategica perchè siamo alle porte delle elezioni europee e di difficili elezioni amministrative che nel solco dell'onda lunga di questa destra, sta scompaginando pezzo per pezzo, presenza e insediamento di un centrosinistra sempre più sbiadito e contraddittorio. Sarà quindi tutto da vedere circa l'esistenza della reale volontà a retrocedere dalla strada sin qui intrapresa. Ad Empoli è in corso una grande mobilitazione messa in campo da diverse forze politiche e sociali, in cui il PCI sta facendo la propria parte, lavorando in prima fila per raccogliere le firme necessarie ad indire il referendum che abolisca la delibera con cui il Comune assumeva decisioni che andavano (e ancora vanno) in altra direzione da quello che oggi sostengono. Per questo noi continueremo nella nostra battaglia poiché per impedire fattivamente la quotazione in Borsa. L'obiettivo non può che essere l’abrogazione di tutte le delibere dell’ottobre 2022 fatte già passare in oltre 64 Comuni. Solo così si potrà fermare davvero un'operazione politicamente grave e antipopolare; questione complicata ma non impossibile. Se intanto ad Empoli ci riusciremo, avremo tolto un tassello al castello di carte che si sta costruendo e sarà più facile farlo crollare del tutto.

 



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