Mantellassi a 360°: "In futuro puntare su frazioni, piste ciclabili e lavori nelle aree produttive"

Alessio Mantellassi, 28 anni, presidente del Consiglio comunale di Empoli, mi riceve nel suo ufficio al primo piano di via del Papa, a fianco alle stanze dei gruppi consiliari. Sono passati 4 anni e mezzo dalla sua elezione sullo scranno più alto dell'assise empolese, forte delle 705 preferenze ottenute nella lista del Pd, il più votato tra i candidati consiglieri (già era stato consigliere tra il 2014 e il 2019). Il suo mandato corrente è al termine, le possibilità future sono molte ed è un segreto di Pulcinella negare che il suo nome sia stato accostato per il dopo-Barnini. In questa intervista Mantellassi ha parlato sia del suo lavoro finora, che delle prospettive future per la città, con la sua visione di Empoli. Senza tralasciare temi all'ordine del giorno come Multiutility e referendum comunale. 

Mantellassi, un bilancio ragionato di questi 4 anni e mezzo di mandato

Sono stati 4 anni e mezzo impegnativi, il Consiglio comunale ha affrontato tutti i temi della vita quotidiana della città. Sono stati anni vivaci per la città, con decisioni importanti per infrastrutture e servizi. Il Consiglio ha fatto la sua parte, anche con proposte interessanti da opposizione e maggioranza verso la giunta su temi del territorio. Ha lavorato anche con atti diretti, penso alla Consulta della disabilità che era stata avviata nello scorso mandato e ora concretizzata, il regolamento sui referendum comunali elaborato dalla Commissione affari generali, la revisione dello statuto comunale. In generale sono stati anni di una discussione incentrata sui temi con diversità di pensiero legittime, ma il Consiglio non è mai arrivato alle cronache per polemiche sterili. Questo è merito di tutti.

Parlando proprio della novità del referendum, come vede questa novità?

Lo statuto prevedeva l'istituto referendario dal 2002, in quell'anno i paletti sono stati fissati, però non è mai stato realizzato il regolamento attuativo che consente lo svolgimento effettivo del referendum. Alcuni passaggi sono già normati, mancava il regolamento. Mi fu chiesto di affidare entro gennaio il lavoro a una commissione per redigerlo, ho scelto la Prima commissione Affari generali gestita da Picchielli (Lega) presidente e Masi vice. Sulla raccolta firme non entro nel merito, è una posizione legittima. Guardo con favore ai cittadini che si mobilitano per cause civili.

La causa in questione è quella della multiutility, nello specifico la rimozione dell'obbligo di quotazione in borsa della nuova società che andrà a gestire i servizi essenziali (acqua, gas, rifiuti) nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Non ritiene che questa questione possa andare a offuscare il dibattito sui 5 anni di governo in vista della campagna elettorale? E come vede la manovra di riposizionamento del Pd sulla questione?

Quando si governa, lo dico come maggioranza, gestisci cose con risultato positivo e un beneficio alla città e temi più spinosi e controversi. Fa parte delle cose. Chi governa e ambisce a governare deve fare una riflessione sulla riorganizzazione dei servizi pubblici locali. I servizi toscani sono frammetnati e deboli perché sottoposti agli appetiti di tanti colossi di servizi che vengono dall'esterno. C'è bisogno di fare sistema, riorganizzare il settore per proteggerlo da scalate esterne. Da qui la Multiutility, una strada già percorsa anche 20 anni fa altrove. La quotazione in borsa non è legata alla nascita della Multiutility, ma risponde ad un'altra domanda: come supportare gli investimenti necessari, che servono in modo massiccio.

Il Pd toscano ha intrapreso la ridiscussione sulla quotazione in borsa. Ritengo che non si debba confondere il dibattito. La Multiutility è necessaria, è una battaglia importante e di sinistra proteggere servizi pubblici toscani. Ma se il tema quotazione in borsa lede il dibattito sulla nascita della Multiutility, si può riduscutere la quotazione in borsa. Il Pd toscano ha aperto il dibattito e ha fatto bene.

Se viene meno la quotazione in borsa, come si finanziano gli investimenti?

È fondamentale trovare altri modi, lo step successivo e urgente è individuarli e capire sostenibilità.

Parliamo di tutt'altro tema, come vede Empoli e il mondo del lavoro al momento

Empoli al netto delle difficoltà situazione economica è ancora un territorio virtuoso. Nel 2021 il tasso di disoccupazione per la sola Empoli è al 6,5%. Ci sono 6.200 aziende di dimensione diversa, con 20mila persone impiegate al loro interno. I settori principali sono la manifattura, poi è rilevante il commercio e il settore delle costruzioni. Poi principalmente le aree produttive sono due: il polo tecnologico di Villanuova-via Piovola, dove oltre a essere generati prodotti innovativi ha sede anche l'Its e c'è un ramo dell'Asev, e l'area del Terrafino che ha più urgenza di modernità. Qui serve il potenziamento della manutenzione, soprattutto nella zona più vecchia di via I Maggio, e servono anche servizi per le aziende e in generale punti di servizi per dipendenti e avventori. La zona industriale non è solo un luogo di produzione ma pure un luogo dove si vive. In più, serve potenziare il collegamento del trasporto pubblico locale con la zona industriale e immaginare un collegamento interno. Non dimentico poi il commercio e l'artigianato di qualità, in centro sono state fatte tantissime iniziative ma credo che per il futuro servirà attenzione alle botteghe delle frazioni, ormai presidio di servizi e socialità.

Lei viene da una frazione, Ponte a Elsa, e con tanti progetti ha girato in lungo in largo, penso alle pietre d'inciampo. Quali zone necessitano ancora di supporto da parte dell'amministrazione?

In questi anni c'è stata un'indiscutibile trasformazione del centro, con investimenti massicci su zone come est. Poi Ponte a Elsa è un cantiere aperto (con l'abbattimento dell'ecomostro, NdR). In futuro servirà fare una mappatura del livello dei servizi pubblici e privati di ogni frazione, per avere uno screening sulle frazioni che stanno arretrando, e in quel momento ravvivare e rafforzare la vita delle frazioni.

Per il futuro si dovrà lavorare sulla zona a sud di Empoli: Pozzale, Casenuove, Sant'Andrea-Fontanella. Servirà fantasia per una politica di supporto delle frazioni. Penso a migliorare il collegamento tra frazioni e centro città. Una pista ciclabile, a mio avviso, ha un valore come strada. Ne servirebbero tre: da Casenuove al centro, lungo via Piovola al centro e da Ponte a Elsa fino a via Sanzio. Sono zone lontane ma piene di servizi. Sempre per le frazioni servirà pensare opere più piccole ma significative per quelle zone, una piazza ad esempio può essere utile a rigenerare socialità. E poi la manutenzione ai giardini, alle scuole, ai cimiteri in cui in 5 anni si è fatta molto, ai campi sportivi che potrebbero crescere.

Cosa è passato in cavalleria dal Consiglio comunale su cui si dovrà tornare a parlare e a lavorare in futuro?

Sugli impegni dei consiglieri chiesti alla giunta, il livello di attuazione è stato abbastanza alto. Mi viene da rispondere piuttosto di un atto approvato pochi mesi fa ma che vedremo nel futuro, ossia il Patto per il verde. Il lavoro della giunta e dell'assessore Marconcini è un primo passo verso il cambio di paradigma per il verde pubblico. È un impegno su cui insistere tanto.

E poi la mobilità e la viabilità sono dei temi per il futuro. Le piste ciclabili non sono l'unica soluzione, servirà far utilizzare il trasporto pubblico alla fascia tra i 18 e i 60 anni. Per tutti i cittadini serve investire nella sicurezza dei pedoni. Per fare questo investire in infrastrutture.

Un ultimo tema su cui pensa di intervenire

Per il sociale la priorità del futuro sarà la lotta alla solitudine. Il covid ci ha mostrato come rimanere soli peggiora la salute e la mente. A Empoli c'è una popolazione di 9mila over 70. Se loro hanno la possibilità di un contatto con esterno, le persone non stanno sole in casa e potrebbero non soffrire di problemi sociali e di salute. Sul volontariato tanto ha fatto l'assessore Valentina Torrini, per continuare servono risorse economiche e di persone. Questo va di pari passo con il tema della sanità. La Regione e il Pd a tutti i livelli stanno chiedendo di aumentare le risorse del Pil per la sanità e di togliere il blocco per l'assunzione del personale. In concreto a Empoli servirà potenziare il personale per ospedale e pronto soccorso.

Elia Billero



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