Caso Pertini a Lucca, il Pd di Vinci: "Da anni uno spazio verde a suo nome"

 «Desta stupore quello che è avvenuto in consiglio comunale a Lucca. La giunta guidata dal centrodestra ha bocciato la mozione presentata dall'opposizione per intitolare una via a Sandro Pertini, che fu presidente dal 1978 al 1985, è stato partigiano, ed è spesso ricordato come uno dei capi di Stato più amati dagli italiani»interviene così Daniele Vanni, segretario del Pd Vinci, sul caso di Lucca.

«Il valore umano e lo spessore politico di Sandro Pertini non possono essere messi in discussione quando parliamo della storia del questo Paese, al di la del proprio colore politico e del ruolo che si svolge all'interno di un consiglio comunale – continua Vanni - Pertini oltre ad aver contribuito al raggiungimento della democrazia , nel corso del tempo, in un contesto particolarmente complicato, ha  assunto un ruolo di  straordinaria valenza morale e istituzionale, capace di interpretare, al di là degli schieramenti politici, sentimenti e domande che si agitavano in quegli anni nell’animo della gente.

Di fronte alla storia di un uomo che ha dedicato la vita alla difesa della libertà e all’affermazione della giustizia sociale non ci si può opporre alla volontà di ricordarlo con l'intitolazione di una via.

A Vinci nel 2015-ricorda il segretario- in occasione delle iniziative organizzate dall'amministrazione comunale in collaborazione con l'Anpi per l'anniversario della Liberazione del nostro comune fu intitolato il giardino antistante Villa Reghini proprio a Sandro Pertini.

Tutta la giunta comunale di allora, all'inizio del primo mandato del sindaco Giuseppe Torchia, votò convintamente a favore con la consapevolezza che la memoria si esercita anche intitolando strade e piazze a donne e uomini che hanno combattuto per la libertà di cui godiamo oggi e che nella loro vita hanno rappresentato al meglio i valori della nostra Costituzione»

Fonte: Pd Empolese Valdelsa



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