Lavoro, per 3 province toscane stima di 19mila assunzioni. Per il 60% delle offerte non si trova personale

Sono quasi 19mila le assunzioni che le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa hanno in programma di effettuare nel trimestre ottobre-dicembre 2023, +2% rispetto al medesimo periodo del 2022. La previsione è in controtendenza a quella nazionale che registra infatti una flessione del -1,4%. Il dato, quindi, fotografa una buona tenuta grazie soprattutto al settore costruzioni che rileva migliori percentuali di crescita (+14%), presumibilmente ancora sotto la spinta dei vari incentivi fiscali e dei progetti derivanti dal PNRR. Stabile nel trimestre, invece, la domanda di lavoro nei servizi, in crescita soprattutto nell’alloggio e ristorazione, probabilmente per l’influenza positiva dell’avvicinarsi del periodo natalizio. I servizi alle persone evidenziano un invece calo. Continua a colpire, in questo scorcio di fine 2023, la difficoltà di reperimento del personale che le imprese valutano tra il 50 ed il 60% delle posizioni ricercate.
Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati su un campione di quasi 2.200 imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa con dipendenti, dal Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

“I dati sulla domanda di lavoro – afferma il Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini – segnano ancora una crescita e il dato non è da sottovalutare, se comparato a quello nazionale di segno negativo, in quanto sintomo di una certa reattività del nostro sistema imprenditoriale, nonostante una situazione congiunturale e geopolitica che si sta ulteriormente complicando. Ciò che preoccupa, e che colloca le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa in posizione addirittura peggiore rispetto alla situazione nazionale, è la difficoltà delle imprese nel trovare i lavoratori richiesti, con un mismatch che assume i connotati della strutturalità. Allineare il mondo della formazione e della riqualificazione professionale a quello delle imprese diventa quindi una priorità. Come Camera di Commercio, in coerenza ad una nostra specifica competenza – conclude Tamburini – abbiamo messo a disposizione delle imprese con uno specifico bando 100mila euro per ospitare in azienda studenti della scuola secondaria di secondo grado per stage e tirocini tarati sulle reali esigenze dell’impresa.”

LA DOMANDA DI LAVORO IN PROVINCIA DI PISA NEL TRIMESTRE OTTOBRE-DICEMBRE 2023
Nel trimestre ottobre-dicembre 2023 le assunzioni in programma da parte delle imprese pisane superano le 8 mila unità in provincia, con una crescita solo lieve (+1%, corrispondente a +70 unità) rispetto al trimestre finale del 2022.
Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta elevato, con difficoltà di reperimento dichiarate per il 56% delle assunzioni previste nel trimestre: il ridotto numero di candidati (38%) e l’inadeguatezza della preparazione (14%) restano le cause più indicate dalle imprese. Aver maturato una precedente esperienza nel settore è un requisito richiesto dalle imprese nel 45% dei casi, ma viene considerata importante anche una esperienza specifica nella professione (21%) o anche solo una esperienza generica (21%).
Al 14% dei lavoratori in entrata non viene invece richiesta alcuna esperienza pregressa.
I principali indirizzi scolastici richiesti
La scuola dell’obbligo è il livello scolastico maggiormente richiesto, con il 35% delle assunzioni in programma; segue il diploma di scuola secondaria con il 31%, mentre la richiesta di qualifiche di formazione o diploma professionale si ferma al 21%. I laureati sono richiesti nel 12% dei casi, mentre i diplomati negli Istituti Tecnico Professionali nell’1%.
Con riferimento ai livelli scolastici, la previsione per quello universitario assegna il primato all’indirizzo economico con una previsione di laureati in ingresso pari a 260 unità. A seguire si colloca l’indirizzo insegnamento e formazione con 110 ingressi previsti.
Nel livello scolastico secondario il primo posto è occupato dall’indirizzo amministrazione, finanza e marketing con 610 unità, seguito dal socio-sanitario con 330 unità, dalla meccanica, meccatronica ed energia con 310 ed infine dal turismo, enogastronomia e ospitalità con 300 entrate in programma.
Per gli studenti con qualifica di formazione o diploma professionale l’Indirizzo ristorazione si afferma nettamente con una previsione di 310 ingressi. A seguire l’indirizzo sistemi e servizi logistici e l’edile con 190 entrambi, e quello meccanico con 170.
La fascia di età 30-44 quella con la maggiore percentuale di ingressi 
Le imprese programmano di assumere personale di età inferiore ai 45 anni nel 72% dei casi, con un picco per la fascia di età 30-44 anni (39%) mentre la quota destinata ai più giovani (fino a 29 anni) è del 33%. La quota di entrate rivolta a lavoratori in età più avanzata (45-54 anni) si ferma al 5% del totale, mentre per quasi un’assunzione su quattro (23%) l’età non costituisce un fattore rilevante.
La dinamica dei comparti: crescono Industria e Servizi 
La dinamica dei comparti nel trimestre vede una previsione di aumento della domanda di lavoro per quello industriale (+6% per +170 unità) che richiede quasi 2.900 lavoratori, e una lieve contrazione per quello dei Servizi (-2% per -110 unità) che supera le 5.100 unità lavorative richieste. Nell’Industria la domanda delle costruzioni cresce del +10% arrivando a quota 960 unità, mentre per il manifatturiero e public utilities l’incremento si ferma al +5%. Nei Servizi la domanda di lavoro nel trimestre ha segno positivo sia per il commercio (+1%), che programma 1.090 assunzioni, che per il turismo (+5%) che arriva a 1.080, in vista anche della parte finale dell’anno con il periodo natalizio. I servizi alle imprese segnalano solo una lieve diminuzione (-1%) con 1.820 entrate previste, mentre i servizi alle persone prevedono invece un marcato calo (-12%) fermandosi a 1.150 ingressi.
Le professioni più richieste nel trimestre 
Nel trimestre finale del 2023 le professioni impiegatizie e commerciali più richieste vedono una domanda di 930 addetti nelle attività di ristorazione, seguite dagli addetti alle vendite con 690 unità e dagli addetti alla segreteria con 270. Tra gli operai specializzati si segnala una richiesta di 460 addetti alla costruzione e mantenimento di strutture edili, di 260 addetti alla lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature, e di 340 conduttori di veicoli. Tra i tecnici ad elevata specializzazione vengono richiesti 150 tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, 140 tecnici dei rapporti con i mercati e 120 tecnici della salute. Tra le professioni non qualificate, infine, è rilevante la richiesta di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (470 unità) e personale non qualificato nei servizi di pulizia (450).
ANDAMENTO NEL MESE DI OTTOBRE 2023
È pressochè stabile nel mese di ottobre la domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti, che segna complessivamente un +1% (+20 unità) rispetto a ottobre 2022, per un totale di 3.080 assunzioni in programma nel mese.
Continua ad ampliarsi la forbice tra domanda e offerta di lavoro, con un ulteriore incremento delle occasioni di impiego potenziali perdute: il reperimento dei profili professionali richiesti da parte delle aziende pisane è difficile nel 57% delle opportunità lavorative offerte, cinque punti percentuali in più rispetto a ottobre 2022 e 6 in più anche rispetto al dato nazionale.
Nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Fonte: Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest



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