Commercio Castelfiorentino, Confesercenti: "Sul banco caro affitti, fondi sfitti e il futuro del centro"

Una veduta di Castelfiorentino

Si è riunita nei giorni scorsi la presidenza comunale di Confesercenti Castelfiorentino. Un proficuo momento di scambio e confronto all’interno del gruppo dirigente dell’associazione, in una fase cruciale per la città.

Sono infatti ai blocchi di partenza diversi interventi potenzialmente in grado di cambiare il volto del borgo valdelsano. Una vera e propria rigenerazione urbana che non può far altro che piacere, ma che al tempo stesso si ritiene debba procedere di pari passo con una serie di azioni collaterali volte a potenziarne l’efficacia nel lungo periodo. In questo percorso Confesercenti si propone come interlocutore autorevole, pronto a mettere in campo le proprie competenze.

"Castelfiorentino possiede una professionalità altissima a livello di tessuto commerciale - dichiarano dall’Associazione – un patrimonio da preservare e su cui poggiare le basi per un ulteriore salto di qualità. È per noi fondamentale capire bene le destinazioni future di alcune aree come la ex Montecatini o la ex Shell-Box. Vogliamo essere parte attiva in questo processo , anche sperimentando soluzioni innovative per colmare alcune carenze normative ormai croniche. Ad esempio, con un percorso condiviso di individuazione di un corretto mix merceologico".

Inevitabile in questo contesto una riflessione puntuale sul centro cittadino: "Negli ultimi periodi ci sono state alcune chiusure, solo parzialmente rimpiazzate dal fisiologico turnover tra imprese – continuano da Confesercenti - Resta il tema del caro affitti. Molti proprietari sono rigidi nelle trattative e spesso le saracinesche restano abbassate. Questo è un comportamento da disincentivare, mentre riteniamo fondamentale un sostegno alle nuove aperture e alla riqualificazione delle attività esistenti. Siamo convinti che Castelfiorentino abbia ampi margini di crescita, ma per risultare interessante verso gli investimenti esterni sono necessari investimenti sul decoro urbano e sugli eventi, magari numericamente minori ma di caratura extra territoriale".

Anche le aree produttive rientrano a pieno titolo in questo ragionamento. Ci sono ancora troppi siti, perlopiù privati, nell’ambito urbano che versano in stato di abbandono. "Siamo consapevoli che in questi casi il rapporto pubblico-privato limita molto le possibilità di intervento. In attesa di una definitiva riqualificazione, speriamo si possano attuare azioni di mitigazione dell’impatto, anche attraverso soluzioni artistiche innovative già sperimentate con successo in luoghi pubblici".

Grande attenzione anche al turismo. Probabilmente una delle leve di sviluppo su cui puntare maggiormente nel prossimo futuro. "I numeri sulle presenze nel post pandemia sono incoraggianti – concludono i vertici dell’associazione - il nostro territorio si contraddistingue per un turismo lento e consapevole. Tra l’altro con la presenza di eccellenze nel settore dell’accoglienza di livello internazionale. Dovremo sviluppare sinergie virtuose adattando il nostro modo di lavoro alle esigenze del visitatore. Speriamo in un proficuo raccordo tra imprese, magari con la regia dell’amministrazione comunale".

 

Fonte: Confesercenti Empolese Valdelsa



Tutte le notizie di Castelfiorentino

<< Indietro

torna a inizio pagina