Maltempo, centinaia le aziende agricole in difficoltà. Fango e acqua ancora nei vivai, a rischio molti cipressi

“Come in altre occasioni ci rialzeremo. Abbiamo già iniziato, cercando di salvare più piante possibili. Ce la mettiamo tutta, e ribadiamo il consiglio alle nostre aziende vivaistiche e non: documentare e continuare a segnalare ai nostri tecnici i danni subiti-. Così Coldiretti Pistoia, all’indomani della seconda nottata di pioggia intensa che si è abbattuta sulle zone già allagate tra giovedì e venerdì notte, con danni soprattutto a Quarrata, Casalguidi, Montale, Agliana e Pistoia-. Donne e uomini delle nostre imprese sono da 60 ore con i piedi nel fango e gli occhi al cielo e occorrerà continuare così per i prossimi giorni”.

Coldiretti continua il monitoraggio delle conseguenze del maltempo che ha colpito anche la provincia di Pistoia, consapevole che i danni saranno quantificabili alle piante solo tra qualche settimana.

Sono centinaia le aziende agricole impegnate per limitare le conseguenze, in pianura (essenzialmente vivai); in collina con microsmottamenti che hanno ridisegnato la ‘morfologia’ di un agriturismo (ma non sono mancate frane vere e proprie); ed in altura, dove nelle ultime 24 ore le precipitazioni sono state più copiose, con erosione di campi seminati a patate ed erba medica, piante abbattute dal vento. Il forte vento ha tra l’altro spalancato l’ingresso di un caseificio della rete Campagna Amica di Spignana, facendo ‘crepare’ anche il doppio vetro della porta. In queste ore, la stazione di rilevazione di Croce dell’Arcana ha registrato raffiche di vento anche sopra a 200 chilometri orari.

In pianura, tra l’acqua e il fango presente e il timore che ci possano essere altri cedimenti nel reticolo dei canali, si prosegue a rialzare le piante e a ripulire le strutture dal fango. Tra gli alberi che più patiscono e rischiano di morire i cipressi.

A livello nazionale, specifica Coldiretti, è stato l’ottobre piu’ bollente di sempre con una temperatura superiore di oltre 3,15 gradi la media storica del mese ad aumentare i danni del maltempo con precipitazioni record che il terreno, dopo un lungo periodo di caldo e siccità, non riesce ad assorbire. Sulla base dei dati Isac Cnr che rilevano le temperature in Italia dal 1800. L’anomalia climatica - sottolinea la Coldiretti - stata piu’ evidente nel centro Italia dove la temperatura ad ottobre è stata di ben 3,4 gradi superiore la media storica.

Su un territorio piu’ fragile si sono abbattuti fino ad ora nel solo mese di novembre ben 90 eventi estremi tra trombe d’aria, bufere di vento e bombe d’acqua concentrate soprattutto proprio nel centro Italia secondo il monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – precisa la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con una rete di piccoli invasi, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

 

Fonte: Coldiretti Pistoia



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