Un anno di AMA, circa 3600 pazienti presi in carico al San Giuseppe di Empoli

Il progetto mira a ridurre il sovraccarico in pronto soccorso e a migliorare la gestione dei ricoveri. Il bilancio è positivo, direttrice Guarducci: "AMA è un modello innovativo"


Il progetto AMA (Area Medica di Ammissione) di Empoli compie un anno. Nato a novembre 2022, con l’obiettivo principale di ridurre il sovraccarico ed iperafflusso in pronto soccorso e migliorare la gestione dei ricoveri.

Sono circa 3600 i pazienti che sono stati gestiti in questo anno di attività, 300 al mese. Circa il 65% dei pazienti ricoverati in Medicina Interna hanno transitato dall’AMA.

La finalità del progetto è anche quella di supportare le carenze organiche di personale medico all’interno del pronto soccorso di Empoli, in cui i medici di medicina interna hanno collaborato con i medici del DEA, diretto dalla dr.ssa Paola Bartalucci, nella gestione specialistica precoce di quei pazienti che accedevano al PS per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica).

L’AMA di Empoli è un’area composta da 12 letti nel setting 2 A1 ed è gestita dai medici della Medicina Interna II, diretta dal dr Luca Masotti, che si occupano del tutoraggio dei pazienti nelle ore diurne e notturne con la collaborazione dei medici della Medicina Interna I, diretta dal Prof Roberto Tarquini per quanto riguarda i turni di guardia nelle ore notturne. Il referente medico è la dr.ssa Elena Schipani. Il personale medico lavora in sinergia con il personale infermieristico ed OSS diretto dalla Coordinatrice dottoressa Stefania Regoli. Il progetto è stato voluto dalla Direzione sanitaria e infermieristica dell’Ospedale San Giuseppe, in accordo con il Dipartimento di Specialistiche Mediche dell’Asl Centro, attualmente Dipartimento di Medicina Multidimensionale, diretto dal dr Enrico Benvenuti

La tipologia di pazienti gestiti in AMA riguarda coloro ai quali, a seguito di una prima valutazione diagnostico-terapeutica in pronto soccorso, è stato indicato il ricovero in Area medica. Inoltre si tratta di soggetti, specialmente quelli con plurime problematiche mediche e/o cognitive e/o funzionali (rapida insorgenza di una disabilità), a cui, dopo una prima gestione diagnostico-terapeutica da parte dei medici del PS è stato indicato un’osservazione clinica ed una gestione medico-infermieristica non superiore alle 72 ore con possibilità di proseguire la diagnostica e le cure in regime di DAY SERVICE o affidati ai servizi territoriali.

Ogni giorno il personale medico ed infermieristico effettua un briefing ad inizio mattina ed inizio pomeriggio insieme alle Bed Manager per fare il punto su ogni paziente e per valutare l’appropriato percorso. L’esito dei pazienti che accedono in AMA può essere: il ricovero in Area Medica, la dimissione al proprio domicilio, la dimissione con trasferimento verso strutture alternative al domicilio ( Cure Intermedie, Hospice), la dimissione con attivazione di servizi o percorsi (ADI, Cure Palliative, Day Service, visite ambulatoriali, GIROT)

"Ringrazio tutto il personale impegnato in questo tipo di attività e per i risultati ottenuti. AMA è sicuramente un modello innovativo, nato in tempi rapidi in uno scenario di emergenza, andando incontro alle carenze organizzative e migliorando la presa in carico del paziente indirizzandolo così al corretto percorso di assistenza" afferma la dr.ssa Silvia Guarducci, Direttore Ospedale San Giuseppe.

"In un anno di attività questa esperienza ha permesso di prendere rapidamente in carico (cosiddetta presa in carico precoce) i pazienti assegnati ai reparti di Medicina Interna riducendo al minimo i tempi di stazionamento in PS, il carico sul PS stesso, il rischio clinico ed il disagio dei pazienti. La rapida presa in carico dei pazienti permette, in una percentuale che arriva a circa il 20%, di poter risolvere o stabilizzare la problematica motivo dell’accesso in Ospedale determinando la dimissione verso il domicilio o verso strutture residenziali con attivazione eventuale di servizi territoriali" afferma il dr. Masotti.

"L’AMA rappresenta una delle principali risposte date dall’Azienda USL Centro negli ultimi anni alle problematiche di sovraccarico ed iperafflusso nei PS, un modello innovativo nel suo genere e di sicuro interesse in termini di organizzazioni ospedaliere, tanto che la realizzazione è fortemente suggerita dalle linee di indirizzo della Regione Toscana (DGRT 532 15/05/2023)" commenta il Prof. Tarquini.

"L’AMA è un servizio che è cresciuto in corso d’opera grazie al contributo multidisciplinare dei colleghi di altri reparti. Probabilmente il successo dell’iniziativa è funzione del modello della Medicina Interna organizzata in setting. È oramai una realtà della quale l’Ospedale San Giuseppe di Empoli non può farne a meno. A livello professionale lo ritengo un passaggio formativo importante per i giovani colleghi che possono operare in un ambiente dinamico e stimolante" commenta la dott.ssa Schipani.

Complessivamente, da Gennaio a Ottobre 2023, più di 15.000 pazienti che hanno fatto accesso nei PS sono stati presi in carico in AMA nei presidi ospedalieri in cui attualmente è presente il servizio (5.1% degli accessi in PS). Il tempo medio di stazionamento in AMA è stato di 50 ore. Il 28% dei pazienti gestiti in AMA è stato dimesso dall’AMA senza necessità di ricovero.

Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa



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