Caos Pistoiese, se ne vanno tutti: col Lentigione giocano i ragazzini

La società viene smantellata, i giocatori se ne vanno, la cessione non arriva e la Pistoiese scende in campo coi ragazzini. È un momento paradossale quello che sta vivendo l'Olandesina, che ha giocato l'ultima partita di Serie D in casa col Lentigione schierando solo giovani e nessuno della prima squadra.

Nelle ore precedenti i dirigenti della Pistoiese Raffaele Auriemma, Stefano Nencioni e Achille Totaro, con un comunicato, hanno spiegato la situazione in seno alla Pistoiese, presentando le proprie dimissioni dalle rispettive cariche in seno alla società. Ancora prima tanti giocatori avevano rescisso, la società è in disarmo dopo il mancato passaggio di proprietà.

"Lo smantellamento della squadra, l'allontanamento dello staff tecnico dovuto alle inadempienze della proprietà, l’odierno esonero del team manager Nardi Alberto e del collaboratore tecnico Davide Carfora hanno fatto saltare la trattativa con la cordata italo americana che stavamo portando avanti. La cessione dell'Us Pistoiese 1921 e garantire alla città calcistica un futuro dignitoso e roseo erano i motivi per cui ancora stavamo rispettando gli impegni da noi assunti nel luglio scorso, quando gli scenari erano di ben altro tenore. Pertanto, il direttore generale Raffaele Auriemma, il club manager Stefano Nencioni e il senatore Achille Totaro, consulente per le relazioni istituzionali, si dimetteranno dalle rispettive cariche, costretti a prendere atto che ogni sforzo fatto per salvare la società si scontra con inadeguatezza e inadempienze, che vanno al di là di quanto da noi conosciuto" si legge nel comunicato.

E ancora: "La proprietà, senza alcun tipo di condivisione e confronto, persiste nel suo atteggiamento di sfida, non rispettando alcun tipo di impegno, smantellando la squadra e decidendo di far scendere in campo i calciatori dell'Under 17, molto bravi e volenterosi, ma non adatti per caratteristiche fisiche ed esperienza, ad affrontare un campionato di serie D. Peraltro, anche a loro andrebbe garantito un giusto percorso di crescita tecnica, senza costringerli a compiti che non competono loro. L'impegno scritto della proprietà di saldare ogni spettanza economica entro il 5 dicembre scorso non è stato mantenuto e non ci sono più scuse, giustificazioni, attenuanti. Soprattutto ora che il comportamento della proprietà ha fatto saltare la possibile trattativa per la cessione. L'interessamento per l'acquisto dell'Us Pistoiese 1921 era reale e concreto, ma senza il suo patrimonio, ovvero il parco giocatori, la società ha perso ogni appetibilità e siamo costretti a prenderne atto. Con la speranza di tempi migliori per una società gloriosa e per una tifoseria che meriterebbe ben altri palcoscenici".



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