Appello di Arci Empolese Valdelsa: "Bandiera della Palestina alla finestra per chiedere il cessate il fuoco"

Dopo più di 70 giorni di bombardamenti, dopo più di 20 000 morti accertati e non si sa quanti dispersi, dopo le immagini che ci mostrano la striscia di Gaza completamente distrutta, l’Arci Empolese Valdelsa invita i Circoli Arci del territorio, i propri soci e tutta la cittadinanza a esporre alle proprie finestre e davanzali la bandiera palestinese per chiedere di cessare il fuoco e di mettere fine al genocidio che lo stato israeliano, con l'assurdo appoggio del mondo occidentale, sta portando avanti. Vorremmo che tante bandiere palestinesi sventolassero alle finestre delle nostre case e alle finestre dei Circoli Arci per porre al centro delle riflessioni di tutta la cittadinanza il rispetto dei diritti, che rimane la condizione essenziale per una pace veramente giusta. L’ARCI si occupa da sempre di quello che accade in Palestina perché ritiene che quanto succede in quella terra sia il paradigma di tutte le ingiustizie che può subire un popolo oppresso; da più di 40 anni abbiamo posto al centro della politica internazionale la cosiddetta “questione palestinese” e sulla base di questa priorità abbiamo partecipato a campagne di solidarietà come “I say Palestine” del 2013 e portato avanti molti progetti di cooperazione e di sostegno al popolo palestinese. Campagne popolari di solidarietà come “Salaam Ragazzi dell’Olivo” hanno permesso all’ ARCI di essere riconosciuta in Palestina come attore sociale capace di mettere assieme la rivendicazione dei diritti e la capacità di attivare azioni che portassero reale sollievo alle gravi condizioni della popolazione. Mai come adesso però, in questo contesto in cui risulta difficile dipanare la situazione che è degradata ed è divenuta quasi illeggibile per la complessità e per i troppi anni di mancato intervento da parte della comunità internazionale e dei principali attori politici, c’è bisogno di maggiore approfondimento e di fare chiarezza.

La nuova campagna di Arci nazionale “Palestina con altri occhi” risponde proprio al bisogno di approfondimento per cominciare a raccontare la Palestina davvero con altri occhi aldilà degli stereotipi alimentati dalla comunicazione dei media europei e occidentali. Le drammatiche vicende che stanno scuotendo questa terra negli ultimi mesi non possono che essere inserite in un contesto decennale di occupazione, discriminazione e violazione del diritto internazionale a danno della popolazione palestinese residente nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e nei vari Paesi dell’area dove dal 1948 si è riversata la diaspora di questo popolo . Proprio con questa ottica, si intende proporre una narrazione differente e dare una informazione attraverso lo sguardo di chi subisce l’occupazione, per aiutare a comprendere la situazione e i suoi effetti sulla società palestinese, su quella israeliana e sull’intero medio Oriente. La campagna, è visibile, con suggerimenti di ricerca, di studio e di approfondimento, oltre che con l’offerta di materiali grafici, a questo indirizzo https://www.arci.it/palestina-con-altri-occhi/ Per restare aggiornati sulle iniziative e per info e approfondimenti: www.arciempolesevaldelsa.it

Fonte: Arci - Ufficio stampa



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