Alluvione, Tozzi (FdI): “Giani ci dica quanto ha speso e come sono stati impiegati i fondi”

Elisa Tozzi

A chiederlo, con un’interrogazione, è la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi che ha posto 6 domande al presidente Giani e alla giunta regionale Pd in merito ai danni e agli interventi effettuati in merito agli eventi calamitosi che si sono verificati in Toscana nel maggio e nel novembre dello scorso anno. Danni che secondo l’Irpet ammontano a circa 2,1 miliardi di euro.

“Nel momento in cui la Regione ha chiesto, con una relazione ufficiale inviata a Roma, 202 milioni di euro al Governo, è giusto che sia fatta chiarezza su come sono stati spesi i fondi post alluvione- dice la consigliera Tozzi -. Per questo ho posto varie domande al presidente Giani. Ho chiesto quante risorse sono state messe a disposizione della struttura commissariale per l’emergenza, quante sono state erogate, quali gli interventi effettuati, quali le criticità emerse durante l’attività della struttura commissariale, a che è punto è la raccolta delle segnalazioni di intervento, e quali e quante risorse, diverse da quelle gestite dalla struttura commissariale, sono state destinate agli interventi emergenziali”.

L’assessora con delega alla protezione civile Monia Monni ha risposto all’interrogazione di Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia)
“Relativamente all’alluvione del 15-17 maggio 2023 sono stati stanziati 15milioni di euro per interventi di tipo a (immediato sostegno alla popolazione) e di tipo b (le somme urgenze), dei quali 109mila euro per l’immediato sostegno. Le risorse sono già state assegnate ai Comuni coinvolti da parte commissario Giani che ha già fatto il censimento delle opere necessarie per la ricostruzione”. Con queste parole l’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni risponde in Aula all’interrogazione di Elisa Tozzi (Lega) in merito all’attività delle strutture commissariali per gli eventi calamitosi verificatisi in Toscana nel maggio 2023 e nel novembre 2023.

Per l’evento del 2-3 novembre 2023, Monni ha ricordato che “le risorse assegnate dal Consiglio dei ministri ammontano a 30milioni di euro per le province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno mentre 3,7 milioni sono stati assegnati alle province di Lucca e Massa Carrara, ma non sono ancora nella disponibilità al commissario Giani”. “Una volta disponibili – continua – erogheremo agli enti attuatori, ai consorzi di bonifica, alle unioni dei comuni e ai comuni, circa il 50 per cento delle risorse sostenute per l’assistenza alla popolazioni e per le somme urgenze, ma non saremo in grado di erogare ai soggetti gestori che resteranno scoperti”.

Monni ha ricordato che sono già stati spesi, per interventi di tipo a e b, circa 110milioni di euro a fronte dello stanziamento di 30. “Abbiamo terminato – continua - la fase di ricognizione degli interventi per la riduzione del rischio residuo, quelli strutturali, che ammontano a circa 780milioni di euro”. “Le risorse a disposizione coprono circa il 30 per cento di quelle necessarie solo per gli interventi di somma urgenza e di sostegno immediato. Ci preoccupa la fase della ricostruzione che comprende il rimborso a privati ed imprese”. Monni ribadisce che “il Governo non ha emesso uno specifico decreto legislativo che avrebbe permesso maggiore chiarezza sulle risorse da destinare alla popolazione e sul rimborso dei danni”. Riguardo alle risorse diverse gestite dalla struttura commissariale, la regione Toscana ha destinato 25milioni per le famiglie e 12 per le imprese per un totale di 37milioni di euro, più di quelle stanziate dal Governo”.

“La relazione trasmessa al Ministero parla di una ricognizione pari a 110milioni – risponde Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) - sui 780milioni si tratta di opere che dovremo approfondire nell’interesse collettivo”. Tozzi ha ribadito che “l’intento dell’interrogazione non era polemico” e che “la rincorsa sulle cifre non fa bene”. La consigliera regionale ha ricordato le risorse stanziate dal Governo nazionale in totale: “5milioni in somma urgenza più altri 3,7, altri 25 sulle somme urgenze, altri 6 sono dal Ministero dell’agricoltura, il decreto energia 2 ne ha portati altri 50 e 110 sulle esportazioni per un tortale di 199 milioni”. “È chiaro che questo non basta e ci vuole lo sforzo di tutti di fonte ad un territorio martoriato”. Dai banchi dell’opposizione c’è richiesta di chiarezza, di monitoraggio costante e di tenere accesi i riflettori anche alla luce della ricostruzione”.

Fonte: Ufficio stampa



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