Maxi operazione antidroga da Firenze all'Europa: 83 misure cautelari

Ben 83 indagati nell'operazione antidroga dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, con misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Dall'alba di oggi i militari stanno eseguendo le misure, tra arresti e sequestri, in Italia e in altre nazioni (Albania, Spagna, Paesi Bassi, Germania) con l'aiuto delle rispettive forze di polizia e con gli organismi internazionale di cooperazione Eurojust, Europol, Interpol. In Italia, hanno collaborato i Carabinieri di numerosi Comandi Provinciali (Firenze, Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Como, Enna, La Spezia, Lecce, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Milano, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Ravenna, Rimini, Roma, Siena e Varese).

Complessivamente sono state indagate 28 persone per associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altre 68 per trasporto o vendita delle medesime sostanze (13 di loro in stato di libertà, per ipotesi di spaccio di lieve entità).

L'operazione rigurda lo spaccio di cocaina, eroina, MDMA, hashish e marijuana in Italia, Albania e in Europa, con risvolti anche sullo spaccio al dettaglio nel distretto fiorentino.

Le indagini

Dal 2019 al 2021 la prima parte delle indagini che hanno mostrato la rete di approvvigionamento di droga. Arrivavano in Italia dall'Albania sulle coste pugliesi o dall'Olanda, mentre lo smercio in parte veniva fatto in provincia di Firenze, in altra parte già dirottato su altre piazze di spaccio italiane o in Germania.

Sono state individuate quattro diverse strutture criminali che cooperavano tra loro, composte da cittadini italiani e albanesi, basate una in Olanda, un’altra in Albania, e le restanti due in Toscana (da cui però si spostavano sull’intero territorio nazionale). Lo stoccaggio avveniva a Firenze, a Bologna si trovava un'officina meccanica dove venivano modificati i mezzi per il trasporto della droga. Inoltre è stato disarticolato un gruppo di pusher, che smerciava gli stupefacenti al dettaglio nel Mugello e nell’intero territorio metropolitano fiorentino.

Il primo ritrovamento

Nel 2019 venne trovata una partita di 2 kg di marijuana sequestrata in piazza Muratori a Firenze e attribuita a un albanese di 42 anni. Questi era un trafficante di spessore, con collegamenti in Olanda, Francia e Spagna. Seguendo i suoi spostamenti sono emersi i collegamenti di questa prima organizzazione nazionale con un’altra, anch’essa stanziata a Firenze, che riceveva grossi quantitativi di hashish e marijuana dall’Albania, trasportati su gommoni a Grotte di Castro (LE) e poi da là, su strada, a Firenze, in zona Campo di Marte, da dove venivano smerciati in Italia e in Germania.

Due arresti eccellenti di corrieri disvelavano l’ampiezza delle operazioni: in Germania veniva fermato (grazie alla collaborazione con Eurojust) un italiano con 25 kg di marijuana, a Firenze un altro con 80 kg della medesima sostanza. Infine lo stesso responsabile dell’organizzazione, obbligato dall’arresto dei suoi manovali a effettuare uno spostamento di persona, è stato arrestato in Puglia alla guida di un furgone con 340 kg tra hashish e marijuana. Aveva tentato senza successo di nascondere il forte odore della sostanza con deodoranti per auto.

Per quanto riguarda la dimensione locale del fenomeno, la rete dei 'pusher' fiorentini è stata smantellata: era composta da cittadini albanesi operanti da Barberino di Mugello (FI) e Firenzuola (FI).

Il canale di approvvigionamento nei Paesi Bassi faceva capo a un altro gruppo albanese stanziato ad Amsterdam (Paesi Bassi), con propaggini nell’Italia settentrionale, capace di sportare centinaia di kg di cocaina verso l’intero Nord Europa. In Italia, i carabinieri hanno fermato due loro corrieri (un Italiano e un Albanese) che trasportavano più di 10 kg di cocaina.

Durante queste attività preliminari erano già state complessivamente arrestate in flagranza 24 persone nonché sequestrati circa 15 kg di cocaina, 120 di hashish e 487 di marijuana, 217 piante di cannabis, quasi 2 litri di olio di hashish, 95.000 € in contanti, due pistole, un fucile, 7 automezzi e un immobile.

Nella prosecuzione delle indagini, sulla sponda albanese, la Polizia di Stato albanese, coordinati dalla Procura per la criminalità organizzata SPAK, procedevano all’arresto in flagranza di reato di 11 persone sequestrando complessivamente 14,3 Kg di cocaina, 34 di eroina, 30 di hashish, 68 di marijuana, 3.600 € in contanti e 6 automezzi pesanti-

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