Ucciso per rapina trasportatore nel Pratese: arrestati in serata due uomini

Un uomo è stato ucciso nel Pratese, si presume per una rapina. Un trasportatore di 59 anni è stato ucciso a Seano (Carmignano) nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 febbraio. L'uomo viveva nella zona di Mantova, era originario dell'India.

Era a Seano con un furgone. Si era diretto lì per caricare abiti da esportare in Germania. A trovarlo senza vita è stato il figlio, che lo cercava da almeno due ore.

Secondo i carabinieri si tratta di un omicidio a scopo di rapina. L'uomo portava con sé molte migliaia di euro per acquistare la merce nelle ditte di pronto moda da rivendere poi all'estero.

Sarebbero stati ripresi due uomini, i presunti killer, dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. I due sono ora ricercati dalle forze dell'ordine.

Il 59enne trasportatore indiano Harpal Singh, Era il leader della comunità Sikh di Novellara, nel Reggiano.  A riportarlo è la Gazzetta di Reggio che spiega come la vittima fosse molto conosciuto tra l'Emilia e la Lombardia (risiedeva Gonzaga, in provincia di Mantova) essendo stato presidente e fondatore del Gurdwara Singh Sabha di Novellara, uno dei più grandi templi sikh d'Europa.

AGGIORNAMENTO - Due pachistani, di 30 anni e 22 anni, sono stati fermati dai carabinieri con l'accusa di essere gli autori dell'omicidio del trasportatore. I carabinieri li hanno bloccati su un treno da Milano a Torino intorno alle ore 20 di stasera mentre stavano cercando di scappare all'estero, presumibilmente in Portogallo. Si ipotizza che l'uccisione sia avvenuta per motivi legati a rapporti economici fra la vittima e i suoi uccisori. I pachistani collaboravano con la vittima nella compravendita e nel ritiro degli abiti ai pronto moda di Prato.

Gli aggressori, individuati tramite le immagini delle telecamere della videosorveglianza, sono stati fermati dai carabinieri con un'indagine di tipo "classico" - coordinata dalla procura di Prato con il capo facente funzioni Laura Canovai e la sostituta Valentina Cosci -, dato che i due si erano disfatti dei cellulari. Ancora nessuna traccia dell'arma del delitto, ma, riferiscono gli investigatori, le banconote trovate in possesso dei due fuggitivi erano macchiate di sangue, con tutta probabilità quello della vittima. Si tratta di diverse migliaia di euro.

 



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