Polemiche sulla pietra d'inciampo non autorizzata a Roccastrada, dopo le diffide ci mettono una foto

Le polemiche continuano a Roccastrada riguardo alla pietra d'inciampo non autorizzata dedicata alla memoria di Gigliola Finzi, una bambina ebrea morta ad Auschwitz. Un'associazione di compaesani emigrati ha realizzato la pietra senza il permesso dell'artista Gunter Demnig e, dopo aver ricevuto diffide, l'ha collocata in una teca nel teatro paesano e ha installato una copia fotografica su una panchina nel giardino pubblico. Alla cerimonia di inaugurazione c'erano gli studenti delle scuole locali. Il presidente dell'associazione ha scritto una lettera alla bambina, lamentando il plagio e l'uso politico della sua memoria. Il sindaco ha redarguito l'associazione, sottolineando la necessità di seguire un iter formale per installare opere d'arte in pubblico. L'Anpi di Roccastrada ha criticato l'iniziativa, sottolineando l'importanza delle pietre d'inciampo ufficiali di Demnig. La pietra di Roccastrada riporta solo le date di nascita e morte, mentre quelle ufficiali includono la parola "assassinata", simbolo della lotta contro il nazifascismo.



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