"Vietato pregare al centro islamico": l'ordinanza del sindaco di Grosseto

Antonfrancesco Vivarelli Colonna (foto da Facebook)

Il centro culturale islamico di via Trento a Grosseto non potrà essere luogo di preghiera. Lo dice un'ordinanza del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, dove afferma che la destinazione urbanistica dell'edificio è di centro culturale e non di luogo di culto. Nel testo si impone alla proprietà e all'associazione Faizan e Medina di ripristinare la destinazione d'uso.

In un comunicato Vivarelli Colonna afferma:

Devo prendere atto del protrarsi di una situazione insostenibile, in cui le regole vengono sistematicamente vìolate, con persone che si fermano a pregare all'interno e fuori dai locali del centro culturale islamico di via Trento. Il tutto contravvenendo alle regole.

Quella struttura, infatti, non possiede destinazione urbanistica adeguata a ospitare un luogo di culto. Lo ho ripetuto più volte al nuovo presidente della comunità, a margine di un incontro avvenuto in Municipio. L'ho fatto guardandolo negli occhi, assicurandomi che avesse compreso. Poi ho preso con lui un accordo anche nel cercare, insieme, una sede adeguata alle necessità della comunità islamica.

Avevamo dunque sancito un patto. Un patto che sabato sera è stato violatoVIOLATO: io stesso mi sono recato in via Trento per controllare lo stato delle cose. E io stesso ho scoperto decine di persone intente a pregare in ginocchio all'interno di quello che viene utilizzato impropriamente, a tutti gli effetti, come luogo di culto. Dunque ho deciso di emettere un'ordinanza che imponga il rispetto delle regole.

Non propongo questo atto con leggerezza. E ogni individuo gode di piena libertà di culto, così come sancito dalla nostra Costituzione. Ma serietà istituzionale impone questo percorso, affinché tutti comprendano che le norme vanno rispettate".



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