Empoli in Azione, la proposta: "Uno studentato diffuso nel circondario"

Nei mesi scorsi in varie città italiane molti studenti hanno portato avanti proteste, piantando tende davanti ai rettorati, per sensibilizzare la politica contro il caro affitti dei posti letto che nelle grosse città ha raggiunto cifre astronomiche. Nel nostro paese nonostante i giovani siano relativamente pochi rispetto alla popolazione complessiva, trovare una camera in uno studentato pubblico è un miraggio.

A livello europeo l’Italia compare tra gli ultimi posti in classifica per quanto riguarda il rapporto posti letto-studenti, mentre siamo quasi primi nella classifica degli studenti universitari che vivono in famiglia, con una media di circa il 73% di giovani che si trovano in questa condizione. Nei paesi del nord Europa gli studenti universitari che vivono in famiglia sono solo il 5%-12%, essendo molto facile trovare strutture che oltre al posto letto offrono, biblioteche, impianti sportivi, luoghi di aggregazione per i giovani, tutti servizi spesso offerti gratuitamente o a prezzi calmierati. I nostri giovani invece, molte volte sono “costretti” ad accontentarsi di Università vicino alla propria abitazione ed intraprendere la vita da pendolari perché non è possibile per loro e per le loro famiglie sobbarcarsi spese in affitti, che in città come Milano o Venezia raggiungono anche cifre di 600/700 euro al mese per una stanza. In questi giorni, esponenti di punta dell’Ateneo Fiorentino hanno chiesto alle amministrazioni locali di indicare edifici presenti sui territori della città metropolitana che possano essere convertiti in alloggi studenteschi, al fine di predisporre un piano straordinario per la realizzazione di studentati pubblici

. Come partito politico Empoli in Azione, rappresentanza cittadina del Partito “Azione” con Carlo Calenda, siamo molto preoccupati da questo fenomeno del caro affitti che coinvolge soprattutto le grandi città d’arte come Firenze, Pisa, Siena; In queste città il mercato immobiliare oramai gestito in larga parte da piattaforme utilizzate dai turisti per gli affitti brevi, e questo crea un impatto sempre maggiore sulla vita dei residenti e degli studenti fuori sede. Per ovviare a questa situazione pensiamo che la risposta possa essere quella di creare uno “studentato diffuso” nella città metropolitana fiorentina, per offrire agli studenti strutture pubbliche a prezzi contenuti e alleggerire i grossi centri come Firenze e Pisa, sempre più congestionati. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di individuare e segnalare agli uffici regionali del diritto allo studio alcune strutture presenti nel nostro territorio e dismesse da anni, quali strutture già appartenenti alle proprietà comunali ed in disuso, o come ad esempio l’edificio dei ferrovieri o l’ex Conservatorio della Santissima Annunziata, che a nostro avviso potrebbero essere trasformati in luoghi per ospitare studenti fuori sede. Già in molte città italiane, strutture dismesse dalle ferrovie dello stato sono state riconvertite in alloggi studenteschi, così come altre strutture demaniali o comunali.

Tutte queste strutture sono vicine a biblioteche pubbliche, nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria; inoltre, il nostro circondario offre molte attività sportive e culturali, grazie alla presenza di molte società sportive, impianti, associazioni, luoghi di aggregazione. La presenza di studenti universitari sul nostro territorio porterebbe benefici sia dal punto di vista culturale che economico ed inoltre sarebbe un importante segnale politico di attenzione verso le nuove generazioni.

Luca Ferrara per Empoli in Azione



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