Polizia contro studenti a Pisa, il ministro Piantedosi: "Una sconfitta, ma niente processi sommari"

"Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta ed è ancor più necessario svolgere ogni verifica con puntualità, obiettività e trasparenza".

Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, ha parlato degli scontri di Pisa e Firenze in cui la polizia ha manganellato studenti e studentesse che stavano manifestando sulla situazione in Palestina.

Nella sua informativa alla Camera ha detto: "Le immagini da Pisa hanno turbato anche me. Siamo aperti a ogni analisi e autocritica allorquando, anche una sola manifestazione o un solo momento di una singola manifestazione, tra le migliaia che si svolgono ogni anno, impone un approfondimento".

Piantedosi ha aggiunto che la manifestazione di Pisa di venerdì scorso era "in totale violazione di legge" e "non era stato presentato alcun preavviso alla questura". Secondo il ministro la questura avrebbe "più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico".

Ancora Piantedosi: "Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. Si è evidenziato un clima di crescente aggressività nei confronti delle Forze dell'ordine, sia allo scopo di essere attrattiva che di provocare reazioni da parte di chi gestisce l'ordine pubblico, al fine di aumentare il livello di contrapposizione fra la 'piazza' e le Istituzioni".



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