Rete delle città medievali italiane, 9 toscane firmano il protocollo d'intesa

È nata ufficialmente la rete delle città medioevali italiane per il turismo storico e rievocativo. Questa mattina, a Roma, Enit - Agenzia Nazionale del Turismo ha firmato il protocollo d’intesa con la rete delle città medievali italiane il cui scopo è valorizzare e promuovere l’eccellenza dei luoghi medievali. Un sodalizio di 28 Comuni suddivisi in 10 regioni, caratterizzati da un patrimonio materiale e immateriale riferibile al periodo medievale di indiscutibile rilievo. All’iniziativa, presieduta dal consigliere Enit Sandro Pappalardo, ha preso parte anche l’assessore al Turismo del Comune di Pistoia Alessandro Sabella, insieme a una delegazione di Amministrazioni comunali aderenti alla rete.

"Questo progetto dei luoghi medievali è nato a Pistoia, che la vede tra i soci fondatori, e ora si sta diffondendo in tutta Italia con i vari comuni capofila che si alternano per rendere visibili tutti i luoghi con le rievocazioni e le tradizioni storiche – ricorda l’assessore al turismo Alessandro Sabella –. Siamo contenti che Enit abbia sposato questo progetto e orgogliosi di far parte di questa rete che valorizza il lavoro portato avanti da tante associazioni di volontariato e calendarizza a livello nazionale gli eventi di rievocazione storica così da dare a cittadini e turisti, italiani e stranieri, un'informazione puntuale sui luoghi da visitare in occasione di ogni singola rievocazione".

L’obiettivo della rete è, dunque, la creazione di un’offerta italiana di turismo profondamente incentrato sull’autenticità medievale dei luoghi, tramite la promozione congiunta di un calendario di eventi e rievocazioni storiche di eccellenza. Le città medievali che fanno parte della rete sono Pistoia, Prato, Fucecchio, Calenzano, Volterra, Incisa Scapaccino, Ariano Irpino, Fermo, Monteriggioni, Serravalle Pistoiese, San Gimignano, Sutri, Civita di Bagnoregio, Cairo Montenotte, Anagni, Boville Ernica, Stroncone, Vitorchiano, Tarquinia, Mandas, San Gemini, Viterbo, Narni, Bevagna, Perugia, Santa Fiora, Scurcola Marsicana e Pandino. Il Comune di Viterbo, capofila della rete, ha presentato anche un’anteprima del programma della VI edizione del Festival dei Luoghi Medievali che avrà luogo il 22 marzo nel contesto di Palazzo dei Priori.

Enit, partner strategico per lo sviluppo di metodologie e strumenti mirati al segmento turistico della domanda di “Italia delle tradizioni”, fornirà alla rete il proprio supporto nella pianificazione di indagini e ricerche mirate, nell’organizzazione di workshop sull’area tematica del “turismo delle tradizioni” e sulla comunicazione.

L’appuntamento ha messo in luce come il Medioevo rappresenti un tema chiave nella programmazione turistica e culturale delle città. Per questo, durante l’incontro, insieme a Renato Chiti, destination manager, sono state presentate le linee guida e lo stato dell’arte del progetto che punta alla valorizzazione e alla promozione dei luoghi italiani a forte identità storica attraverso il coordinamento e la promo-commercializzazione affidata a Medieval Italy, destination management company, la produzione di contenuti editoriali digitali esclusivi (confluenti nel TDH – Tourism Digital Hub del Ministero del Turismo) e l’elaborazione di un’offerta di turismo-culturale unitaria sulle rievocazioni storiche in linea con la recente definizione del quadro normativo governativo, che riconosce e valorizza il ruolo delle manifestazioni di rievocazione storica nel patrimonio culturale e sociale del Paese.



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