Lina Paci, una tesi di laurea per ricordare la paladina dei bisognosi di Montelupo

“Lina Bianca Paci. Una donna del popolo in una comunità toscana fra fascismo e Repubblica” è il titolo della tesi di Laurea Magistrale di Daniela Ribon, che ieri, lunedì 11 marzo, ha concluso il suo percorso di studi in “Storia dal medioevo all’età contemporanea” all’Università Ca’ Foscari di Venezia con 110/110.

Alla cerimonia di laurea erano presenti, oltre alla figlia Carla Paci, anche il sindaco di Montelupo Paolo Masetti e l’assessora alle Politiche sociali e pari opportunità Stefania Fontanelli.

Daniela Ribon si è interessata alla figura di Lina Paci nel 2019, partecipando, durante una visita a Montelupo, all’inaugurazione della piazza a lei intitolata. Questa tesi di laurea le ha richiesto due anni di lavoro, due anni in cui ha raccolto testimonianze da coloro che l’hanno conosciuta, trascorrendo anche un periodo a Montelupo.

“L’importanza di questa tesi è anche quella di scrivere la storia non scritta delle donne” commenta l’assessora Stefania Fontanelli. “Donne che c’erano per la loro comunità, che hanno fatto grandi cose, ma alle quali la Storia non ha mai reso giustizia. Il lavoro di Daniela Ribon ha messo in risalto il grande valore civile, sociale e politico di Lina Paci. Ho conosciuto Lina negli anni ‘80, quando ero poco più che ventenne. Lei sapeva comunicare con noi giovani e, nonostante fosse molto più grande di noi, era anche molto più avanti su tantissime tematiche. Era una figura affascinante, una vera e propria fonte d’ispirazione”.

Nata a Montelupo Fiorentino l’8 marzo del 1908 e morta sempre a Montelupo nel 1992, Lina Paci è stata attiva nel percorso di liberazione dell’Italia e negli anni successivi nelle lotte di affermazione dei diritti fondamentali delle donne.

Ha aiutato il bisognosi come membro del Comitato di maternità e infanzia e dell’Ente comunale di assistenza. Si è attivata preso il Provveditorato affinché anche le frazioni del Comune di Montelupo Fiorentino avessero il ciclo scolastico completo (allora garantito solo alla scuola della frazione Capoluogo) e si è interessata alle colonie marine e montane per permettere ai bambini di conoscere il significato della parola “vacanza”. Negli anni ha contribuito alla diffusione del giornale “Noi Donne” ed è tra le fondatrici dell’UDI (Unione Donne Italiane). Inoltre si è impegnata attivamente nel sindacato delle fiascaie, lavoranti presso la vetreria Nardi della Torre. Ha partecipato a molte battaglie civili, tra le quali le lotte per pace, per le pensioni alle casalinghe, per la legge sul lavoro a domicilio, per richiedere l’attivazione degli asili nido, le iniziative a sostegno delle leggi sul divorzio e sull’aborto.

Figure come quella di Lina Paci sicuramente consentono di leggere con spirito critico la situazione dei diritti delle donne oggi, drammaticamente evidenziata dai fatti di cronaca ma altrettanto drammaticamente sommersa nel quotidiano; sui rischi che corrono, sulla mancanza di libertà e su quanto sia necessario ancora fare per sradicare un certo modo di pensare, forti anche dell'esempio di donne come lei.

Ed è per questo che nei giorni intorno all’8 marzo in cui a Montelupo coincidono le iniziative collegate alla giornata della donna e alla commemorazione della memoria che la figlia di Lina Paci, Carla Nella ha incontrato gli alunni delle classi terza media per raccontare la storia di sua mamma, donare a ognuno di loro il libro “Lei c’era”.

 

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa



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