Assemblea permanente No Keu torna a chiedere chiarimenti sui controlli: "Vogliamo risposte"

SRT 429 (foto gonews.it)

L'Assemblea permanente No Keu, il comitato di abitanti della zona Empolese, è tornato a chiedere chiarimenti in merito ai controlli delle falde acquifere e dei terreni nell'area, lungo la 429, tra quelle oggetto dell'inchiesta. Il comitato, nella giornata di ieri tra i protagonisti del manifesto di partecipazione cittadina presentato in vista delle elezioni amministrative, tramite social nei giorni scorsi ha diffuso un video in cui rivolge le proprie domande al presidente della Regione Eugenio Giani e alla sindaca di Empoli Brenda Barnini. Questo nella sera del 13 marzo, in occasione di un consiglio comunale aperto a cui presidente e sindaca erano presenti.

Dall'Assemblea permanente, come riportato sulla pagina social, dichiarano "cerchiamo di avere riscontri su quanto affermato dalla presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana Elena Meini prima e dal procuratore generale della Corte d'appello di Firenze Ettore Squillace Greco poi. Quest’ultimo durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario ha detto esplicitamente, riferendosi al Keu, che "la gravità dei fatti contestati emerge anche da preoccupanti risultati delle analisi delle acque di falda, che risultano essere state a contatto con tali rifiuti". Dichiarazione riportata anche nella "Relazione sulla attività degli Uffici requirenti del Distretto di Firenze per l’anno giudiziario 2024" della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze". In questi due mesi abbiamo fatto appelli pubblici e inviato richieste mail per avere un riscontro di questi "preoccupanti risultati"".

Richiesti anche aggiornamenti sui controlli di Arpat, che come specificato ancora nel post dell'Assemblea permanente, "si era impegnata a fornire pubblicamente i risultati dei controlli ogni tre mesi, ma a noi risulta che non dà notizie in merito da agosto 2022. E finora non ha risposto alle richieste via e-mail e Pec che abbiamo inviato. Chiediamo - proseguono - che vengano resi pubblici i risultati dei controlli che Arpat ha garantito avrebbe fatto a cadenza regolare e riscontri documentati rispetto a quanto riporta la relazione della Procura".

Avvicinato dal comitato, alle preoccupazioni il presidente Giani ha risposto che si sarebbe informato, mentre è in seguito è intervenuta anche Barnini. Alle richieste mosse dai cittadini, ha detto di potersi "solo basare sulle comunicazioni ufficiali di Arpat. Se ci fossero comunicazioni dove si dice che le false sono inquinate è evidente che un minuto dopo io avrei dovuto fare un'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua per irrigazione. Ma questa comunicazione non è arrivata".

Arpat nel settembre 2023 ha pubblicato il quadro dei monitoraggi realizzati in due anni, a partire dalla primavera del 2021, inizio dell'inchiesta sulle sostanze derivanti da lavorazione conciaria che sarebbero state smaltite in vari siti toscani, tra cui il tratto della Sr429 tra Empoli e Castelfiorentino. Dagli ultimi dati erano evidenziati "valori sempre inferiori alle soglie di contaminazione". Sulle dichiarazioni del procuratore generale nell'apertura dell'anno giudiziario, lo scorso 27 gennaio, e richiamate dal comitato, la sindaca Barnini ha inoltre sottolineato che nell'inchiesta ci sono tantissimi siti coinvolti, "le dichiarazioni del procuratore generale non fanno riferimento diretto alla Sr 429. Non so se quelle dichiarazioni si riferivano ad altri siti di quelli monitorati" in Toscana.



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