Le Prose del 1525 acquisite a Certaldo per i 650 anni dalla morte del Boccaccio

Si arricchisce la biblioteca specialistica di Casa Boccaccio, patrimonio dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.

L’Ente Boccaccio ha infatti acquistato un rara edizione delle Prose pubblicate nel 1525 da Pietro Bembo, cardinale, letterato e umanista, in cui l’autore eleva Boccaccio a modello per tutta la prosa letteraria italiana, e con lui il toscano trecentesco: un trattato in tre libri, costruiti come dialoghi che si immaginano avvenuti nel 1502 a Venezia, tra Carlo Bembo, Giuliano de' Medici, Ercole Strozzi e Federico Fregoso.

La presentazione dell’esemplare della prima edizione delle Prose, l’opera più importante di Pietro Bembo, e una delle principali del dibattito cinquecentesco noto come “questione della lingua”, è in programma sabato 23 marzo alle 15 in Casa Boccaccio a Certaldo Alta in occasione degli eventi per celebrare il Dantedì.

A introdurre l’acquisizione, che entra così a far parte della biblioteca, la prof.ssa Giovanna Frosini presidente dell’Ente Boccaccio e a seguire gli interventi del prof. Stefano Zamponi, presidente onorario e responsabile del settore Biblioteca e Archivio, del prof. Riccardo Drusi docente di Letteratura italiana presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, e del dott. David Speranzi responsabile dei Manoscritti, Rari e Fondi Antichi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e consigliere direttivo dell'Ente Boccaccio. Presente l’assessora alla Cultura del Comune di Certaldo Clara Conforti per il saluto di benvenuto dell’amministrazione comunale agli ospiti.

“Si tratta della prima edizione del 1525, legata quindi al centenario di Boccaccio del 2025, delle “Prose della volgar lingua” di Pietro Bembo, in cui Boccaccio è definito modello per la prosa italiana, ha detto la presidente dell’Ente Boccaccio prof.ssa Giovanna Frosini. Le Prose di Bembo costituiscono un momento fondamentale per la storia della cultura e in particolare della lingua letteraria italiana, per la quale vengono indicati come modelli Francesco Petrarca per la poesia e Giovanni Boccaccio per la prosa. L'acquisizione di un esemplare della prima, importantissima edizione, rappresenta perciò un evento di importanza scientifica e di rilevanza civile, anche in vista delle celebrazioni di Boccaccio, che vedono significativamente convergere nel 2025 l'anniversario della morte del certaldese e della pubblicazione delle Prose”.

Dal 1957 l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio provvede ad arricchire la biblioteca con edizioni di opere di Boccaccio e studi critici sull’autore. Attualmente sono conservati circa 4000 volumi, i cui fondi più interessanti, che la rendono unica nel suo genere, comprendono testi di critica in lingue straniere; traduzioni del Decameron e delle opere minori in tutte le lingue; opere rare e di pregio come stampati dei sec. XVI – XVIII; edizioni illustrate da artisti famosi quali Dalì, Chagall, Guttuso e Vespignani; una selezione iconografica che comprende foto, cartoline e riproduzioni del borgo storico di Certaldo, delle manifestazioni e di opere del Boccaccio.

È possibile partecipare all'evento, aperto al pubblico e organizzato dall’Ente Boccaccio in collaborazione con il Comune di Certaldo, anche da remoto al link https://meet.google.com/oko-eocn-vei.

Fonte: Ente Nazionale Giovanni Boccaccio



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