Dottoressa di psichiatria aggredita di notte da una paziente, è lo stesso reparto dove fu uccisa Barbara Capovani

Una dottoressa del reparto di psichiatria dell'Asl a Pisa è stata aggredita da una paziente durante il turno di notte, subendo schiaffi e pugni. È accaduto nello stesso reparto dove, il 21 aprile 2023, fu uccisa la psichiatra Barbara Capovani. L'aggressione è stata fermata dall'intervento dei carabinieri, e la dottoressa è stata curata al pronto soccorso con sette giorni di prognosi. Successivamente, il direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Toscana nord ovest ha dichiarato che in casi come questo i pazienti di solito chiedono scusa dopo l'aggressione, rendendosi conto dell'eccesso del loro comportamento. Ha spiegato che l'aggressione è avvenuta improvvisamente e non ha avuto gravi conseguenze, ma tali situazioni creano allarme e sono difficili da prevenire completamente.

"Quando ci sono queste aggressioni quasi sempre i pazienti sanno che stanno aggredendo l'operatore sanitario, a parte pochi momenti in cui possono essere su una fase psicotica o in preda a un comportamento indotto da allucinazioni o da deliri veramente potenti, e per questo dopo vengono fatte le scuse. I nostri pazienti quelli con la 'p' maiuscola, perché negli Spdc ormai c'è una popolazione abbastanza variegata di utenza che li sta trasformando, normalmente poi chiedono scusa perché si rendono conto che sono stati eccessivi nelle loro manifestazioni", così Angelo Cerù, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Toscana nord ovest commentando l'aggressione.

Cerù ha riferito la dinamica dell'aggressione avvenuta nella corsia della degenza che ospita tuttora 16 pazienti tra i quali anche la donna che era stata ricoverata per un trattamento sanitario obbligatorio (Tso): "L'aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze - ha spiegato -, ma sono quelle situazioni che creano allarme e che cerchiamo di evitare il più possibile anche se in questo caso siamo nel campo dell'imponderabile perché sono quelle situazioni critiche di un paziente che reagisce in modo improvviso e tutti i dispositivi di prevenzione che abbiamo messo in atto non permettono di eliminare questo comportamento e questi rischi. Improvvisamente, infatti, questa signora ha scaraventato a terra la dottoressa prendendola a calci, poi è prontamente intervenuto il personale che ha interrotto l'aggressione e successivamente chiesto l'intervento delle forze dell'ordine".



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