Italia Viva corre da sola a Empoli con Maria Grazia Maestrelli: "Lista con Azione nel csx non è stata accettata"

Maria Grazia Maestrelli con Stefania Saccardi (a sinistra)

Sembra ormai fatta per una quinta candidatura al ruolo di sindaco di Empoli. Quando i giochi sembravano ormai chiusi, lo spiraglio si è riaperto dopo il mancato accordo tra centrosinistra, rappresentato da Alessio Mantellassi, e da Italia Viva. Il coordinatore per l'Empolese Valdelsa Andrea Pini ricostruisce le tappe che hanno portato alla candidatura di Maria Grazia Maestrelli, attuale Consigliera regionale di parità, per 20 anni consigliera comunale a Empoli, già amministratrice dell'allora Usl 17 che radunava l'Empolese Valdelsa, professoressa di matematica e collaboratrice con ministeri e enti universitari.

Pini, ripartiamo dalle basi. Come si è arrivati a questo punto?

Vorrei proporre un quadro trasparente e corretto della situazione. Dopo il congresso interno, c'è stato un lavoro di dialogo con csx, cdx e istanze civiche. Da alcune parti appoggiamo i civici (Certaldo), da altre parti a sostegno del Pd (Montelupo, Capraia e Limite). Altri hanno avuto posizione più chiusa (Vinci). Inizialmente avevamo un rapporto diretto con Simone Campinoti, potevamo trovarci in quella posizione civica iniziale.

Poi c'è stata una fuga in avanti non concordata con il centrodestra da parte sua. In quel periodo abbiamo dialogato anche con il segretario Pd del tempo, Lorenzo Cei, con Luca Ferrara di Azione e con Alessio Mantellassi. Con Azione c'è stata similarità anche negli aspetti programmatici, avevamo chiesto tempo fa di presentare lista congiunta Azione+Italia Viva. Ci sembrava ragionevole, ma non è stata accettata da Azione che aveva intendimenti di tipo diverso.

Abbiamo chiesto a Mantellassi di essere presenti con una nostra lista di pari dignità con le forze politiche. Siamo rimasti appesi per un po' di tempo, poi il dialogo si è interrotto. E nella responsabilità del nostro ruolo politico abbiamo ragionato su una candidatura autonoma. Che è sfociata in quella di Mariagrazia Maestrelli. Non abbiamo chiuso la porta a nessuno, ci tengo a sottolinearlo.

andrea pini italia viva empolese valdelsa

Dal Pd non volevano che ci fosse una lista di Italia Viva?

Per noi il centrosinistra non è in posizione di estrema forza, noi avremmo portato un valore aggiunto. Invece la proposta del csx è stata di essere presenti con alcune persone in una lista, non avrebbe portato vantaggio nemmeno a loro e nemmeno alla cittadinanza. Ci sembrava un progetto fallimentare. Noi siamo un progetto riformista, liberale, ci sono cose che forse anche altri hanno ma con aspetti come l'innovazione nel metodo politico come la Leopolda. Soprattutto trasparenza e responsabilità.

E quindi a che punto siete?

Partiamo in ritardo, stiamo componendo la lista, molte candidature sono state già individuate. A oggi dobbiamo presentarci per conto nostro.

La frattura è insanabile?

La parola frattura non mi piace, il nostro obiettivo è trovare le soluzioni per i cittadini. Fino all'ultimo giorno saremo aperti, anche se non possiamo farci condizionare dalle pretese di altri. Qualcuno ci chiamerà? Vedremo, non credo che succederà, è una previsione, non un auspicio. Non possiamo recedere da un percorso di presentazione autonoma.

Quindi è una situazione tipo Firenze con Stefania Saccardi autonoma ma dialogante?

Per noi è un modo di procedere corretto. Andiamo avanti per conto nostro, al 99% finirà così, la probabilità è bassissima. Al momento della raccolta firme è chiusa.

E dovete raccogliere le firme entro un tempo limitato?

Sì ma non siamo preoccupati. Per questo faccio un appello a chi si riconosce nel nostro progetto a sottoscriverlo. Abbiamo Maria Grazia, altre persone valide, è un progetto utile non tanto per noi quanto per Empoli.

Questione Empolese Valdelsa: a che punto siamo? In una precedente intervista avevate pronti dei nomi qualora non ci fosse stato accordo in generale. 

A Gambassi e Montaione ci sono numeri più bassi, ma avremo nostre presenze. Sono rimasti aperti i tavoli Cerreto Guidi, ma andiamo verso un accordo con Simona Rossetti, a Vinci, dove vedremo e se non c'è possibilità di dialogare saremo in seconda fila. Per quanto riguarda Certaldo, Castelfiorentino e Montespertoli sono avviate le trattative con le liste civiche (rappresentate da Pardo Cellini e Luciana Morelli rispettivamente a Certaldo e Montespertoli, mentre non è stato ufficializzato a Castelfiorentino il nome del candidato). A Fucecchio c'è l'accordo con Emma Donnini.

Dialogate anche con il centrodestra?

A Certaldo, Castello, Montespertoli ci sono persone di centrodestra nelle liste. I partiti di centrodestra a questa tornata si presentano unitariamente con i simboli, in quel caso il dialogo diventa complicato. Magari su temi specifici si è d'accordo, ma le elezioni del centrodestra sono politicizzate.

Simone Campinoti, da fuoriuscito di Italia Viva e con una lunga storia all'interno del partito di Matteo Renzi, rischia di portare via voti?

Certo che c'è questo rischio. A parte che esiste la possibilità di voto disgiunto, Simone comunque ha una storia civica. Fa parte del rapporto che lui ha stabilito con il centrodestra, noi pensiamo di rappresentare meglio questo percorso riformista.

Fantapolitica: ci fosse un ballottaggio Mantellassi-Campinoti, da che parte vi schierereste?

Non ti rispondo (ride), non scopro subito le carte. È chiaro che è possibile questo scenario, ma non può parlare Andrea Pini e basta. Per ora il percorso è questo, la candidatura e la lista, un passo alla volta.



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