Elezioni Vinci, intervista a Vanni: "Andiamo avanti come Pd. Scuola e giovani sono priorità"

Daniele Vanni è il candidato sindaco del centrosinistra a Vinci, dopo la vittoria alle primarie di partito contro l'attuale vice sindaca uscente Sara Iallorenzi. A qualche mese dall'avvio del percorso che ora lo vede in corsa per la fascia tricolore, torniamo a parlare con lui nel dettaglio in merito al panorama politico della città del Genio.

Vanni, lei ha vinto le primarie con un appoggio importante sul capoluogo e su Vitolini. Cosa le stanno chiedendo i territori?

Sto girando tutto il territorio con questa nuova iniziativa che si chiama 'Ci vuole orecchio', che è una campagna di ascolto di tutte le frazioni del territorio. Ho riscontrato un clima molto buono e vedo che ai cittadini fa piacere che il candidato, invece di organizzare assemblee e chiedere alle persone di venire, si sposti e vada a visitare famiglie e aziende. I cittadini fanno emergere varie istanze, sono tutti temi che si trovano anche nel programma che stiamo finendo di elaborare.

Negli scorsi giorni è emersa una polemica da parte di Italia Viva, che afferma che lei sarebbe anche per correre senza di loro. Come stanno le cose?

Nel mio partito abbiamo iniziato un percorso un anno fa cercando di mettere al centro i temi, un programma che pensasse al futuro, partito con i forum tematici. Alla fine ha visto la partita delle primarie come apice del percorso. È chiaro che in un percorso così lungo e importante, non è che all'ultimo secondo si può ripensarlo. Sono più che favorevole a discutere e a confrontarmi con tutti ma nei tempi e nei modi giusti.

Dunque hanno chiesto qualcosa di non negoziabile?

Ho avviato più di un anno fa un percorso lineare che mette al centro determinate tematiche. Rimango coerente con quel percorso.

E per quanto riguarda il resto della coalizione?

Proprio per la natura del percorso andiamo avanti come PD. Annunceremo la lista il 19 aprile e sarà una lista rappresentativa del nostro partito e della realtà del territorio.

Il centrodestra ha già ufficializzato il candidato (Alessandro Scipioni, quota FdI, già candidato 5 anni fa), mentre a sinistra ci sono movimenti per una candidatura autonoma. Che ne pensa?

Non è mai negativo che ci sia un movimento politico sul territorio, permette sicuramente di confrontarsi anche con chi ha idee diverse e in una consiliatura può essere motivo di crescita.

Ma con la lista In Comune per Vinci ci sono stati tentativi di alleanze oppure ognuno per la sua strada?

Non c'è stato mai ufficialmente nessun contatto.

Che ruolo avrà Sara Iallorenzi? Sarà della squadra?

Senza dubbio ci sarà il sostegno da parte sua, le primarie riguardano il candidato sindaco ma tutti fanno parte dello stesso partito, si lavora insieme. Sulle candidature mantengo il riserbo fino alla presentazione il 19 aprile.

Lei ha vinto le primarie come elemento di discontinuità, cosa porterà in questa ottica nel viaggio verso l'8 e il 9 giugno?

Mi sono concentrato nella campagna elettorale per dare una visione di futuro del nostro territorio. È naturale, con il cambio di sindaco, che ci sia la volontà di valorizzare quello di buono che è stato fatto ma soprattutto dare una visione con un programma che cerca di toccare i punti fondamentali su sviluppo e qualità della vita.

Dovesse elencare quello che di buono è stato fatto negli ultimi 5 anni della giunta guidata da Giuseppe Torchia?

Il principale elemento positivo sono le risorse intercettate tramite il Pnrr, sicuramente permetteranno tante opere pubbliche in poco tempo.

Cosa fare di più invece?

Nel corso del tempo l'amministratore deve porsi la sfida di migliorare il territorio, è un'esigenza naturale. Il nostro territorio ha tante potenzialità su turismo e cultura, bisogna continuare un percorso da mettere in campo per valorizzare questo settore e creare sviluppo economico.

Si sente più un candidato di continuità o di rottura?

Sono un candidato con le sue idee e un certo tipo di visione, maturata dentro al partito attraverso un percorso politico iniziato qualche anno fa.

Quali sono le priorità del suo programma di governo?

Al centro saranno primarie le politiche educative e giovanili. Un sindaco non si deve fermare ad amministrare l'ordinario ma deve creare le condizioni per far crescere la comunità del futuro.

Pensa anche a nuove strutture?

Due nuove strutture sono già in campo, la scuola d'infanzia Staccia Buratta a Vinci e il nido a Spicchio. Questi sono già interventi importanti, poi la scuola andrà seguita sul supporto didattico, su attività, progetti e politiche giovanili. Dovremo trovare gli strumenti giusti come il Consiglio comunale dei giovani per responsabilizzare i ragazzi e riuscire a essere più incisivi e concreti con nuovi luoghi di aggregazione.

Elia Billero



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