Protezione civile, i numeri di 5 anni di emergenze a Empoli: dagli allagamenti al Covid

Cinque anni di protezione civile a Empoli, che si concluderanno con la presentazione del Piano di Protezione civile del Comune di Empoli in Consiglio comunale per la relativa approvazione. Oggi la conferenza tenuta dall'assessore alla Protezione civile del Comune di Empoli, Massimo Marconcini, dal dirigente della Protezione civile del Comune di Empoli, Alessandro Annunziati, e dalla referente di Protezione civile del Comune di Empoli, Monica Salvadori.

Dagli allagamenti del centro storico nel 2019 per la piena dell'Arno a oggi, sono state numerose le emergenze affrontate sul tema della protezione civile. "Grazie alla sindaca Barnini, che mi ha dato fiducia - commenta Marconcini - siamo riusciti a fare un importante lavoro, a partire dal tessere solidi rapporti con l'anima della Protezione civile, ovvero le associazioni di Empoli che ringrazio tutte: Misericordia, Pubbliche Assistenze, Croce Rossa Italiana e Sics (Scuola italiana cani salvataggio). Stiamo intavolando rapporti anche con nuove realtà che arriveranno sul territorio. Accanto a questo abbiamo investito nella formazione di personale e volontari. Sono stati compiuti quindi importanti passi avanti, con la consapevolezza che il tema della Protezione civile è un tema da affrontare quotidianamente".

L'ingegner Annunziati è entrato nel dettaglio del Piano Operativo Comunale, che si lega a doppio filo con il Piano di protezione civile perché recepisce il rischio idraulico, idrogeologico del territorio. La concertazione con le associazioni del territorio è stata costante, specialmente in 'tempo di pace'.

I numeri

Per quanto riguarda il Coc (Centro operativo comunale), Salvadori ha affermato che in 5 anni è stato aperto 39 volte, per le emergenze più disparate, ma la maggior parte inerenti il meteo. Dal 2019 al 2023 ci sono stati 25 codici arancio e 315 gialli (per l'arancio Empoli apre sempre in previsione il Coc). L'unico codice rosso ha riguardato la piena dell'Arno del già citato novembre 2019. Sempre parlando di numeri, si contano su Empoli 250 volontari per 4 associazioni di protezione civile (Misericordia, Pubbliche assistenze, Croce Rossa e Scuola Italiana Cani da Salvataggio). Inoltre per fronteggiare le emergenze, a fianco del Comune e delle associazioni, dal 2023 è stato affidato un Servizio di pronto intervento in caso di emergenza per pulizia strade, collettori fognari, alberi caduti, fornitura sacchini di sabbia e fornitura sale per sgombero da neve e ghiaccio, per un costo di 25mila euro annui.

"Abbiamo avuto la possibilità di costruire le tre parti fondamentali della 'struttura' di Protezione civile: la squadra nell'ente, che possa lavorare in 'tempo di pace' ed emergenza, la pianificazione di come lavorare e la sperimentazione della gestione delle emergenze che ci sono state. Abbiamo tradotto il piano intercomunale in comunale, il documento è stato approvato e trasmesso in Regione Toscana e, dopo il parere favorevole dell'ente, nelle prossime settimane sarà approvato. Poi sarà divulgato e fatto conoscere a tutti i cittadini. Abbiamo anche approvato il Piano Neve, creando un sistema di procedure, uno scenario di rischio e un'organizzazione, sempre con le associazioni e con il contributo delle aziende agricole. Si tratta di strumenti che abbiamo a nostra disposizione, così da metterli in campo al momento opportuno. E di emergenze ne abbiamo passate. Penso al Covid, primo caso in cui il volontariato è stato impiegato in emergenza sanitaria: un capitolo del piano che abbiamo redatto recepisce anche queste procedure", commenta Salvadori.

Le emergenze di 5 anni

In merito alla gestione delle emergenze, il servizio di Protezione civile si è occupato di gestire a livello comunale emergenze di varia natura, da quelle legate a eventi metereologici eccezionali, come quella avvenuta nel novembre - dicembre 2019, che ha portato alla dichiarazione di Stato di Emergenza Nazionale: le eccezionali piogge e la relativa piena dell’Arno e dell’Orme hanno portato, in alcune parti del territorio comunale, allagamenti diffusi con ingenti danni a privati e attività produttive, oltre che al patrimonio pubblico. Una situazione affine a quanto accaduto nel novembre 2023 con una nuova dichiarazione di Stato di emergenza nazionale. Nel 2020 e nel 2021, c'è stata invece l'emergenza Covid, un’emergenza totalmente nuova che ha visto per la prima volta la collaborazione della Protezione civile con le strutture sanitarie e sociali in un lavoro coordinato e innovativo. Il Servizio di Protezione civile si è occupato in particolare di organizzare il presidio e il controllo del territorio con le associazioni di volontariato durante il lockdown, della distribuzione delle mascherine alla cittadinanza e dell'organizzazione delle strutture di distribuzione vaccini. Fra le emergenze gestite anche quelle legate allo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022, durante la quale il servizio di Protezione civile ha gestito l’accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dal proprio paese, compresi i minori.

 



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