Keu, slitta tutto: rinviata l'udienza preliminare

Niente da fare, tutto rinviato. L'udienza preliminare per il caso Keu slitta: prevista per oggi, venerdì 12 aprile, è invece stata rimandata al prossimo 1' maggio. Il motivo è da riscontrare in difetti di notifica.

Ci sarà da attendere per far arrivare in aula il caso Keu che ha sconvolto Santa Croce e la Zona del Cuoio e che vede tra i protagonisti anche la sindaca santacrocese Giulia Deidda e il consigliere regionale Andrea Pieroni.

La costituzione delle parti civili è stata rimandata per questioni di notifiche: non è un fulmine a ciel sereno, specie se si considera che sono ventiquattro le persone che rischiano di finire a processo e che sono coinvolti diversi enti (Santa Croce ha deciso di aspettare). Non si è costituito parte civile invece il Ministero dell'Ambiente. Tra le parti civili che si costituiranno ci sarà ad esempio il Comune di Empoli, sul cui territorio insiste il tratto della nuova 429 dove sarebbero sepolte 8mila tonnellate di polveri inquinanti. Tra le altre richieste di parti civili il Consorzio di Bonifica Nord Ovest, il Movimento Consumatori Toscana, Una Città in Comune Pisa e molti altri.

Tra le accuse dell'inchiesta, a vario titolo, ci sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, corruzione in materia elettorale e di indebita erogazione di fondi pubblici danni della pubblica amministrazione, falso e impedimento del controllo da parte degli organi amministrativi e giudiziari.

Tra i nomi presentati dalla procura figurano politici con ruoli amministrativi, dipendenti pubblici, imprenditori ritenuti collegati alla 'ndrangheta del clan Gallace di Guardavalle (Catanzaro) oltre a 6 aziende: Associazione Conciatori, Consorzio Depuratore, Consorzio Aquarno, Lerose, Tca e Chimet. I nomi più in vista - oltre Deidda e Pieroni - sono l'ex capo di gabinetto della Regione Toscana Ledo Gori e l'ex dirigente della Direzione Ambiente in Regione Edo Bernini.

Ci sono anche gli ex vertici delle associazioni di categoria Assoconciatori e Aquarno: Alessandro Francioni, ex presidente dell'associazione Conciatori e membro del cda di Aquarno, l'ex direttore dell'associazione conciatori Aldo Gliozzi, Franco Donati, già presidente Assoconciatori in passato, Alberto Benedetti, consulente legale. Per Assoconciatori anche membri poi esautorati dal loro ruolo: la allora presidente Maila Famiglietti, e per Aquarno l'ex presidente e la ex vice presidente Lorenzo Mancini e Silvia Rigatti, oltre ad altri membri dell'allora settore operativo: Nicola Andreanini, Cristina Brogi, Antonio Lasi, Fabrizio Veridiani.

Per l'azienda Lerose, anch'essa citata in giudizio, troviamo Francesco Lerose, il figlio Manuel Lerose, e la moglie di Francesco, Anna Maria Faragò.

Nell'inchiesta Keu troviamo anche il filone aretino, oltre a quello santacrocese. Per questo ambito la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Claudio Tavanti, Claudio Guadagnoli, Luca Benvenuti, Claudio Fagioli, Mario Guidelli, Francesca Tartamella.



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