Elezioni Montelupo, Pavese (Cdx): "Viabilità e più parcheggi per un centro appetibile. Saremo capofila come Capitale della cultura"

Federico Pavese negli studi di SeiSei Vintage, Radio Lady e gonews.it a Empoli

Federico Pavese è uomo di punta di Fratelli d'Italia nell'Empolese Valdelsa, di quelli che cominciarono a seguire Giorgia Meloni sin dalla scissione dal Popolo delle Libertà per poi arrivare all'attuale governo guidato proprio da Meloni. Nel mezzo tante candidature: a sindaco due volte a Montelupo, nel 2009 con il PdL e nel 2014 con Montelupo nel Cuore ("all'inizio un progetto puramente civico"), ma dal 1999 il nome di Pavese è sulle schede elettorali, 4 volte a Montelupo e 2 a Empoli. Questa volta Pavese sarà il candidato del centrodestra unito a Montelupo, contro Simone Londi, attuale vice sindaco della giunta Masetti, e Francesco Polverini, ricandidato a sinistra per Montelupo è Partecipazione.

Pavese, come siamo arrivati alla sua candidatura?

Ci sono stati incontri e richieste del partito a livello provinciale. Tra i comuni richiesti per FdI c'era Montelupo, già nel 2019 Maddalena Pilastri era la nostra candidata d'area e in Consiglio abbiamo avuto 3 consiglieri comunali d'area. Pilastri non avrebbe voluto ricandidarsi come sindaco, ma sarà in lista, la scelta è stata naturale. La possibilità di tornare a Montelupo dopo 5 anni a Empoli mi piace in questa fase perché qualunque sarà il mio ruolo voglio seguire il progetto Uffizi Diffusi. Sono un montelupino che tiene alla Villa Medicea, penso che sia volano di sviluppo per l'area. L'idea di un polo museale anche se con opere 'minori' ha fatto maturare la voglia di mettermi in gioco.

Da tempo afferma di volersi candidare a Montelupo come sindaco e a Empoli come consigliere comunale. L'aveva già fatto?

Mi candido doppiamente se la legge me lo permette. L'ho fatto nel 2019 ma ero solo candidato consigliere. In passato ho visto che spesso è stato fatto per i comuni sotto i 5mila abitanti. Se sarà possibile da punto di vista normativo, lo farò. A Empoli starò in lista, se posso, per solidarietà a quello che è successo al partito (il riferimento è all'addio di Andrea Poggianti e alla sua candidatura autonoma con la lista Centrodestra per Empoli, NdR) e alla segretaria Francesca Peccianti.

Su cosa imposterà la sua campagna elettorale?

Non penso solo a Montelupo, questo è un paese che non è sopra 15mila ma comunque con caratteristiche di comuni più grandi a livello di campagna elettorale. Valgono tanto i social network, e pure la presenza sul territorio. C'è stata la volontà di prendere il comitato elettorale in centro a montelupo perché nell'ultimo mese sarà un punto di riferimento del cittadino per chi vuole avere informazioni e conoscere il programma. Tra l'altro era un fondo storico, conosciuto dai montelupini.

Com'è cambiata Montelupo?

Dal 2000 in poi c'è stata una forte migrazione interna dalla piana fiorentina, le grandi città erano diventate invivibili, mentre Montelupo era strategica per i collegamenti. Lo sviluppo infrastrutturale non è andato di pari passo. Del ponte tra Fibbiana e Limite già quando entrai in consiglio comunale nel '99 se ne parlava. È un problema di infrastruttura di area. Come la 429 in Valdelsa, il ponte sull'Arno arriva fuori tempo massimo. Quando parlavamo di allargare il sottopasso ferroviario ci veniva criticato che ci sarebbero passati i mezzi pesanti, ma noi lo volevamo fare per un passaggio auto. Questo per noi è un punto programmatico, visto che rimane lo snodo intasato nelle ore di punta. Poi chi passa dal centro non è invogliato visto il traffico.

Quali altri spunti sul programma propone?

Sempre sulla viabilità abbiamo commissionato uno studio di fattibilità su via Nuova e via Baccio per riaprirla al traffico veicolare. Vogliamo attrezzare posti auto nella zona di Foto Gianni, all'ingresso del paese, per rendere il centro storico più appetibile. Siamo in un periodo in cui l'auto è demonizzata ma ci si muove pur sempre in auto.

Per gli eventi, ritengo che Fool Park sia poca roba. Noi vogliamo situazioni come lo Chalet a San Miniato e il Green Bar a Serravalle. Vogliamo creare eventi intorno all'Ambrogiana, concerti importanti che potrebbero avere il giusto spazio. Questo rientrerebbe nel riportare appetibilità del centro storico, con tutte le accortezze.

Sulla cultura?

Voglio proporre Montelupo capofila come Capitale della cultura dell'Empolese Valdelsa. Il nostro è un sistema turistico su cui fare sistema. Ma in modo diverso, non come fatto a Vinci nel 2021.

La questione sicurezza è certamente nel programma

Montelupo secondo noi è un paese in cui in questi anni sono successe cose da accomunare alle periferie delle grandi città, con le dovute proporzioni. Baby gang, violenze: non voglio fare la cronaca nera, ma partiamo dalle corse di moto in zona industriale dove un ragazzino morì fino all'aggressione dell'Ambrogiana. Il mio slogan è 'la comunità è il cuore'. Viviamo in un paese dove non si sono amalgamati chi c'erano e chi è arrivato, i cosiddetti 'nuovi montelupini'. Vogliamo ricreare momenti di socializzazione, creare comitati di frazione dove i cittadini si mettono insieme e vanno in Comune a riferire all'assessore alle frazioni delle questioni che stanno loro a cuore.

Farà un assessore alla sicurezza, come ipotizzato a Empoli?

Non credo che lo farò. Sicuramente vogliamo inserire telecamere di ultima generazione alla stazione e nei parchi, ridiscutere sull'associazione all'Unione dei Comuni e riappropriarmi degli agenti di polizia municipale. Poi vogliamo più unità alla stazione dei carabinieri. Nel 2014 vinsi la battaglia per portare tenenza da Signa a Empoli, il pronto intervento è così più vicino. E poi il Daspo urbano, un provvedimento che criticano come di destra ma in realtà fatto già da Minniti come ministro. Voglio tracciare delle aree sensibili per poi assumere questo provvedimento.

Un giudizio di 10 anni di giunta di Paolo Masetti

Il sindaco e la giunta di centrosinistra hanno gestito l'ordinario, non hanno fatto grandi iniziative. C'è stata un'attenzione verso prodotti tipici come la ceramica, come fatto con l'assessore Aglaia Viviani, e il completamento polo scolastico, che mi dicono sia stato tarato su una previsione di nuove nascite che non ci sono state. Ho un giudizio neutro se non gestire la questione del ponte, in forte ritardo, e il completamento polo scolastico che potrebbe non rispondere alle esigenze dei montelupini. Con la dismissione dell'ex Opg fortunatamente la giunta Masetti ha seguito la strada degli Uffizi Diffusi, ma senza Schmidt come direttore degli Uffizi, la villa cadrebbe a pezzi.

Che rapporto ha con il candidato Londi?

Quando è uscita la mia candidatura mi ha chiamato subito, la nostra non sarà una campagna contro noi stessi ma per Montelupo. È un ragazzo cresciuto a livello istituzionale, giocoforza dopo 10 anni è arrivata la sua candidatura. C'è stima reciproca. Ritengo che la sua sia una candidatura di partito, antepongo la mia candidatura anche a un progetto civico. In lista su 16 persone solo 1/4 ha una tessera di partito in tasca, gli altri sono semplici cittadini di Montelupo. Anche nel simbolo si vede una parte politica e una parte civica.

In queste ore è emersa anche la candidatura di Polverini per la sinistra. Che cosa cambia essere in 3?

Può essere a mio vantaggio, quello zoccolo duro della sinistra può arrivare alla doppia cifra.

Elia Billero



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