Il candidato Masi incontro don Guido Engels: "Dalla parte degli ultimi, sempre"

La lotta alle povertà al primo posto della nuova amministrazione. Leonardo Masi, candidato sindaco di Buongiorno Empoli, Movimento 5 Stelle e SIAmo Empoli ha incontrato don Engles, Proposto di Empoli. Il confronto è stato incentrato sulle grandi questioni relative alla povertà e che riguardano, purtroppo, sempre più famiglie empolesi. Tra i punti salienti dibattuti ed
evidenziati dal Proposto vi sono le questioni inerenti alla povertà alimentare, alle problematicità abitative e al lavoro sempre più povero.

"Gli spunti e i consigli che don Guido mi ha fornito, e per questo lo ringrazio tantissimo, circa la crescente povertà che riguarda anche Empoli, sono estremamente preziosi ed ho intenzione di dedicargli, assieme ai temi della sanità, la massima importanza - ha commentato Masi in conclusione dell’incontro - Se da un lato la nostra realtà ha saputo tutelare le fasce più deboli della cittadinanza, anche e soprattutto grazie al contributo dell’associazionismo,  l’attuale contesto così infausto ne mina la tenuta".

I numeri sono da capogiro: ogni giorno centinaia di cittadini si rivolgono alle opere di Carità. Stiamo parlando di oltre 200 pasti al giorno e di circa 300 famiglie che si rivolgono all’Emporio solidale.

"Ma dietro ai numeri ci sono le persone e loro sofferenze - prosegue Masi – e questo è il punto vero che mi interessa. Di fronte all’irruzione della povertà, anche indotta da un sistema di tipo predatorio del quale siamo tutti più o meno vittime, è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti, soprattutto da parte della politica. Chi si candida ad amministrare la città nei
prossimi anni deve iniziare a guardare a ciò che ci circonda con gli occhi degli ultimi. Il mio impegno in questa direzione sarà instancabile: funzionamento e rafforzamento del sistema sanitario e contrasto alla povertà sono elementi sui quali, da sindaco, non farò sconti a nessuno".

"Sul nostro territorio stanno aprendo sempre più studi medici privati e attività di pegni. Le persone sono costrette ad indebitarsi per potersi curare, viste le code che ci sono per un qualsiasi esame in sede pubblica. Si deve, e si può, cambiare rotta il prima possibile, rimettendo al centro dell’azione politica la cura della comunità", conclude Masi.

Fonte: Ufficio Stampa



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