Ghiott Dolciaria, salvi posti di lavoro e produzione

Lievito per dolci

Salvi i posti di lavoro e il sito produttivo; pronti nuovi investimenti sullo stabilimento di Sambuca – quelli per la messa in sicurezza sono già stati effettuati – e, in prospettiva, assunzione di nuovo personale. Ghiott Dolciaria, azienda attualmente in concordato e storico marchio specializzato nella produzione di cantuccini con sede a Barberino Tavarnelle, non chiuderà i battenti e si apre a nuove prospettive di produzione.

Pure Stagioni infatti, azienda appartenente al settore dolciario agroalimentare della Toscana, con affitto di ramo d’azienda farà ripartire la produzione di Ghiott ferma da novembre, assicurando il mantenimento dei livelli di occupazione e dei trattamenti retributivi e contributivi dei lavoratori in forza. Si chiude così la vertenza seguita dal tavolo di crisi regionale convocato e coordinato dal consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione: Pure Stagioni Srl, assistita al tavolo da Confindustria, ha illustrato le intenzioni su Ghiott alla seduta plenaria in palazzo Strozzi Sacrati di mercoledì pomeriggio. Presenti le associazioni sindacali di categoria, la Camera del lavoro del Chianti, l’azienda stessa.

La conclusione della vertenza conferma, come rilevato dal consigliere del presidente, lo spirito del protocollo del Chianti, che prevede la collaborazione tra istituzioni, sindacati e imprese proprio con l’intento di assicurare mantenimento dell’occupazione e conservazione delle produzioni sul territorio. Specie quando si tratti di marchi storici come in questo caso.

 

La Flai Cgil: “Dopo mesi di vertenza, si salvano cantuccini e posti di lavoro”.

“Ieri ci siamo incontrati al tavolo di unità di crisi della Regione Toscana, aperto a ottobre 2023 su richiesta della Flai Cgil di Firenze con l’attivazione del ‘patto del lavoro del Chianti’, dopo lo sciopero con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Ghiott srl per la messa in liquidazione volontaria della storica fabbrica di cantuccini in difficoltà finanziarie - spiega il segretario della Flai Cgil di Firenze, Francesco Baccarelli -. Dopo circa 7 mesi di vertenza, dopo vari incontri al tavolo di crisi regionale con le istituzioni locali, la Cgil del Chianti e la Flai Cgil Firenze, Confindustria e la Proprietà della Ghiott srl sono riuscite a trovare un percorso continuità produttiva allo storico stabilimento nonostante la difficile situazione”.

Pure Stagioni, azienda appartenente al settore dolciario agroalimentare della Toscana, con affitto di ramo d’azienda farà infatti ripartire Ghiott ferma da novembre, assicurando il mantenimento dei livelli di occupazione e dei trattamenti retributivi e contributivi delle 7 lavoratrici e del lavoratore rimasti in forza. “La nuova società - sottolinea Baccarelli - ha creduto nello storico prodotto ghiottini-cantuccini e ha intenzione non solo di ripartire con la produzione ma anche di rilanciare lo stabilimento di Barberino Tavarnelle”.
Nella sede dell’unità di crisi della Regione, l’Amministratore delegato di Pure Stagioni ha illustrato il piano industriale: sono stati fatti già investimenti per la messa in sicurezza del sito produttivo e i necessari passaggi con i vecchi clienti per cercare di recuperare terreno dopo sette mesi di stop. “Le lavoratrici e il lavoratore finalmente, dal mese di aprile, riprenderanno lo stipendio - evidenzia il segretario della Flai Cgil -; un sospiro di sollievo, anche perché le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2024 ancora non sono state versate e rientreranno nel concordato della vecchia società. Così come ci sono ritardi nel versamento del Tfr di chi, anche a malincuore, si è trovato costretto ad abbandonare Ghiott”.

Tutte le parti interessate, in primis i lavoratori rimasti, hanno creduto nella loro professionalità e nel prodotto sfornato nel famoso stabilimento di Tavernelle nel Chianti Fiorentino, convinti che una storia imprenditoriale così gloriosa non potesse finire così.
“Il futuro del sito produttivo - conclude Baccarelli - è ancora da scrivere, da ricostruire, ma siamo fiduciosi. Andranno recuperate in produzione figure professionali che sono state perse nel corso della vertenza. Speriamo che, lavorando tutti insieme per l’obiettivo, si possa riuscire nel tempo a tornare allo stesso numero di maestranze presente negli anni passati nello storico stabilimento”.



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