Corteo del Primo Maggio, il Pci sarà a Empoli: "Ancora sospeso il progetto dell'Osservatorio per la sicurezza sul lavoro"

Il Partito Comunista Italiano e la Federazione Giovanile Comunista Italiana parteciperanno come sempre al tradizionale corteo sindacale e popolare del 1° maggio a Empoli.

Secondo la Costituzione del 1948, nata dalla lotta contro il nazifascismo, l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro.

Ma, soprattutto i governi che si sono succeduti negli ultimi trent'anni, hanno avuto cura di tenere ben lontani lavoratrici e lavoratori dal potere sociale, economico e politico, avendo la loro ragion d'essere nella difesa e promozione degli interessi della grande impresa e della speculazione finanziaria, italiana e dell'Unione Europea.

Il diritto ad un rapporto di lavoro stabile e regolato da diritti e poteri democratici conquistati in decenni di lotte è stato progressivamente vanificato, trasformando il senso comune da "ho diritto al lavoro" a "devo ringraziare perché sono stato assunto".

Ciò ha portato con sé uno sfruttamento sempre più intenso della forza lavoro, il venir meno della possibilità di costruire un futuro personale e familiare, la precarizzazione della vita sociale, l'aumento di feriti e morti sul lavoro.

Non si può rimanere indifferenti di fronte alla vera e propria strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori che, il più delle volte, finisce con l'impunità degli imprenditori responsabili, anche per la mancanza di una legislazione adeguata.

Alcuni mesi fa il Consiglio dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa ha approvato all'unanimità la proposta presentata dalla consigliera del Partito Comunista Italiano che chiede l'istituzione di un Osservatorio Permanente sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro a livello di circondario, composto dalle rappresentanze dei lavoratori, dalle organizzazioni sindacali, dalla controparte imprenditoriale e dalle istituzioni competenti.

Fra gli scopi dell'Osservatorio ci dovranno essere il monitoraggio permanente degli incidenti sul lavoro, dell'applicazione delle normative sulla sicurezza, rapporti periodici e conferenze sulla situazione.

La nostra proposta è stata approvata unanimemente alcune settimane fa anche come documento accompagnatorio al DUP (Documento Unico di Programmazione), cosa che impegna l'Unione dei Comuni ad operare fattivamente.

Ma da allora, nonostante l'impegno a inviare il progetto entro una settimana ai soggetti interessati, non ci è stato comunicato più niente, nonostante le nostre richieste di chiarimento.

Utilizziamo la ricorrenza del 1° maggio per chiedere alle lavoratrici, ai lavoratori, alle Organizzazioni Sindacali, la loro vigilanza ed impegno a far sì che non sia perso altro tempo e ad operare a livello nazionale perché si arrivi il prima possibile all'approvazione di una legge istitutiva del reato di omicidio sul lavoro, perché quasi sempre quando un lavoratore muore ci troviamo di fronte alla responsabilità di un "datore" che volutamente non ha rispettato leggi e regolamenti sulla sicurezza, perché facendo così il suo profitto è aumentato.

Partito Comunista Italiano e Federazione Giovanile Comunista Italiana - Sezione Empolese Valdelsa



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