"Il primo maggio c'è il sole anche quando piove": lavoratori, cittadini e autorità al corteo di Empoli

(foto da Facebook)

Nonostante la pioggia, non si è fermato il corteo del 1 maggio a Empoli. "Il primo maggio c'è il sole anche quando piove", scrive sul suo profilo la Cgil Empolese Valdelsa. Un corteo per rimettere al centro le questioni più importanti sul lavoro e soprattutto sulla dignità del lavoro, allo slogan scelto a livello nazionale dai sindacati “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”.

Da piazza Don Minzoni la manifestazione ha attraversato via Roma, piazza della Vittoria, via Carrucci, via Fratelli Rosselli, via Bonistalli, piazza Gramsci, via Tinto da Battifolle e piazza della Vittoria.

In piazza, insieme ai lavoratori e ai cittadini, c'erano anche tante autorità politiche e sindacali. Al corteo ha partecipato anche Susanna Camusso, ex segretario della Cgil nazionale e attualmente senatrice del PD. Era presente il senatore Dario Parrini, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e il consigliere regionale Enrico Sostegni, oltre a tutte le autorità locali. Erano presenti la sindaca di Empoli  Brenda Barnini, il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti, il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, il sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti, nonché il candidato sindaco ad Empoli del PD Alessio Mantellassi. Al corteo ha partecipato anche il Segretario Generale della CGIL Toscana Rossano Rossi.

"Il lavoro è dignità - dice Antonio MazzeoIl lavoro non può essere povero. Il lavoro deve essere sicuro. La nostra Repubblica è fondata sul lavoro ed oggi l'abbiamo ribadito in piazza insieme a sindaci, istituzioni, sindacati, lavoratrici e lavoratori. Il Parlamento Europeo nella prossima legislatura avrà il compito di definire a livello europeo il concetto di salario equo e richiedendone l’erogazione a tutti i datori di lavoro pubblici e privati. L'Europa può e deve fare tanto per le lavoratrici e i lavoratori, solo così si può costruire l'Europa sociale"

"W il Primo Maggio, w i lavoratori e le lavoratrici - scrive Brenda Barnini - Empoli è da sempre e vuole restare la città del lavoro, quello di chi è dipendente e ha diritto a un salario giusto e diritti, quello degli artigiani, dei commercianti, di chi fa impresa con senso di responsabilità sociale e ambientale. Possiamo e vogliamo fare di più per i lavoratori e le lavoratrici di oggi e di domani, insieme al sindacato e a chi ogni giorno lotta per tenere insieme diritti e doveri come insegna la nostra Costituzione".

"Noi siamo la città del lavoro, da sempre. - dice Mantellassi - Qui da sempre si produce, in piccole o grandi realtà, bene e con successo. Questa è la terra dove hanno sede 6200 aziende con 20 mila posti di lavoro. Qui produzione, lavoro e diritti dei lavoratori vanno insieme. E noi vogliamo farli stare sempre insieme. Questo è un pilastro della nostra visione di città e oggi siamo allo storico corteo del Primo Maggio, come ogni anno, anche per questo!"

Presente anche il candidato per Buongiorno Empoli-M5S-Siamo Empoli, Leonardo Masi"Il lavoro deve tornare al centro dell’azione dell’amministrazione comunale. Sfilare in corteo il primo maggio non basta. Perché un sindaco può e deve fare la differenza. Introducendo il salario minimo per i lavoratori in appalto. Vietando le gare al massimo ribasso, dove massimo ribasso significa riduzione della qualità dei servizi e mortificazione dei lavoratori. Introducendo premialità di gara per chi investe su misure per incentivare il lavoro femminile e l’equilibrio tra lavoro e famiglia. Internalizzando i servizi pubblici, di modo da massimizzare i controlli sui diritti dei lavoratori. Lanciarsi in dichiarazioni roboanti quando si scoprono casi di sfruttamento, caporalato, riduzione sistematica dei sistemi di sicurezza dei lavoratori ed erosione dei loro diritti, è solo propaganda".

 



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