Lavori via II Giugno, Più Certaldo: "Incapacità politica di condurre i cantieri"

Da giorni si faceva un gran parlare della variante ai lavori di via II Giugno. Prima la pubblicazione della determina poi il tam tam sui social ed in poche ore sono tantissimi gli interrogativi e lo stupore che questa notizia suscita.

Non siamo qui a promuovere polemiche sterili, come abbiamo detto fin dal primo momento: le nostre critiche, anche quelle più severe, vogliono essere propositive ed utili al paese. Il tema di oggi appare più che mai complesso, ma soprattutto poco chiaro. I primi interrogativi riguardano il quadro economico: a chi compete il maggior costo di oltre 350mila euro? Il buon senso ci dice che sarà chiesta una variante al progetto PNRR: l’approvazione della variante da parte del ministero garantirebbe la copertura del maggior costo, “il minore dei mali” come si dice in questo caso. Si tratterebbe comunque di risorse mal spese, risparmiabili. Il timore è che la variante al progetto non venga accolta a causa delle motivazioni oggettivamente poco significative.

La norma chiarisce infatti che la variante è ammessa esclusivamente per “circostanze impreviste e imprevedibili”: in questo caso quali sarebbero le circostanze impreviste? Le critiche di cittadini a cui non piace il progetto?

Dov’è il rispetto dei principi espressi nel CAPO V - Gli istituti della partecipazione - Art. 36 della LR 65/2014? Dov’è la politica per bene, quella che si vanta di intercettare i bisogni dei cittadini?

Se la variante non venisse accolta, si tradurrebbe in un onere a carico dell’ente e quindi un ulteriore grattacapo per la prossima amministrazione.

Nel merito della variazione, non sono ancora disponibili i dettagli progettuali: nell’impostazione della determina apprendiamo che il quadro economico è composto da 207.655,57 euro per la variante, a cui si aggiungono 47.935,23 euro per oneri di conferimento rifiuti e 55.319,23 euro per costi per progetto e direzioni lavori (la progettazione e la direzione lavori pesano oltre il 15% del costo dell’opera al netto del ribasso). Per noi questo è un segnale chiaro che sta ad indicare il disappunto per una committenza che prima dà il via ad un progetto e poi cambia idea, una stazione appaltante volubile, che viola i patti, partita in corsa e senza le idee chiare.

Le dichiarazioni dell’amministrazione uscente che tentano di far passare questa variante progettuale come un atto lodevole e di ascolto, giustificando anche le variazioni del cronoprogramma che hanno lasciato perplessi gli esercenti del centro, non sono altro che il maldestro tentativo di indorare la pillola dell’incapacità politica di condurre questi cantieri, la mancanza di progettualità e l’enorme divergenza che esiste tra le esigenze tecniche e la visione politica.

È quindi necessario che i cittadini si rendano protagonisti di un cambiamento deciso e radicale del modo in cui si amministra la cosa pubblica, altro che continuità! Promuoviamo tutti assieme un percorso di rinnovamento che veda tutti i cittadini “progettisti” della nostra amata Certaldo.

 

Lista Civica Più Certaldo



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