Sicurezza, Campinoti rende nota "la lettera di un amico": "Ricevo continui appelli. Basta minimizzare sul problema"

Simone Campinoti

"Ormai da settimane ricevo varie lettere, sia anonime che firmate, di denuncia di qualcosa che non va, oppure anche di cose sicuramente da verificare al momento opportuno perché, se vere, sarebbero gravi e, proprio per questo, appunto, appena mi sarà possibile lo farò; ma l’argomento principe è e rimane la Sicurezza. Domenica scorsa ho ricevuto da un amico - che ho rinominato Fabio per riservatezza - una  breve, ma molto efficace, lettera che ribadisce quello che è sotto gli occhi di tutti, anche se qualcuno insiste a minimizzare", così Simone Campinoti, candidato Sindaco di Empoli, che ha reso noto alla stampa la lettera di un amico sul tema sicurezza.

"Fabio per lavoro spende molto tempo in Liguria e ha pensato di fare cosa gradita nel sottolineare quello che, forse, chi non esce mai da Empoli ormai arriva ad accettare supinamente come fosse la normalità, ma non lo è e ci si appella a me per tentare di fare il cambio che ormai è richiesto da tutti...o quasi. Ho ritenuto carino condividere la lettera, sperando che anche chi, ormai sfiancato da questa sempre peggiore situazione, ha rinunciato a lottare possa ripensarci, perché non è mai troppo tardi per provare a cambiare le cose e, più siamo a volerlo davvero, più facile e veloce sarà il cambiamento. Solo su un un territorio percepito come sicuro si può costruire tutto il resto, dove invece non c’ è questa sicurezza, trovano sempre maggiore spazio il degrado e la sofferenza".

Ecco il testo della lettera:

Lettera aperta ad un amico candidato sindaco

Caro Simone, ti scrivo da Chiavari in una mattinata allietata da una piacevole brezza marina, ma rattristata
da una telefonata di mia zia, la quale mi ha raccontato che a Empoli, nel parcheggio di un supermercato, un
magrebino ha spintonato un’anziana signora, le ha sottratto la borsa della spesa e poi è scappato via a gambe
levate.
Ora, dopo questo ennesimo episodio di criminalità, è inevitabile il confronto con Chiavari, cittadina di 28.000
abitanti, nella quale risiedo per motivi di lavoro. Qui gli episodi di criminalità sono rarissimi, i cittadini girano,
anche di notte, senza temere di essere aggrediti o di tornare a casa e trovare la casa svaligiata. La percezione
di sicurezza la si intuisce già all’uscita dalla stazione ferroviaria. Nei giardinetti antistanti non si vedono né
sbandati, né spacciatori ma anziani, giovani e famiglie che sostano all’ombra degli alberi in totale tranquillità.
Questa aura di serenità si percepisce anche nell’ attenta gestione del decoro urbano dei 78.000 mq di spazi
verdi pubblici, curati in ogni centimetro.
A Empoli, invece, leggere sui giornali continui proclami che l’amministrazione comunale ha migliorato nel
corso degli anni la città e poi constatare che si è verificato l’esatto contrario, è un pugno nello stomaco al
quale mai ci si abitua.
Sono rimasto particolarmente sconcertato, quando, nel gennaio 2024, ho letto una dichiarazione della
sindaca Barnini in merito alla strada regionale 429. Credo che neanche al “sindaco santo” di Firenze, La Pira,
percorrendo questa via, ancora incompleta dopo ventennali promesse e riempita con tonnellate di KEU,
avrebbe causato una visione mistica. Quel giorno, secondo me, ha coinciso con il punto di non ritorno di
un’amministrazione comunale auto-referenziale, totalmente scollegata dal comune sentire e dalle
problematicità della città.

P.S.: Simone hai tutte le carte in regola in termini di competenza e dinamismo per rigenerare Empoli, non
posso che augurarti buona fortuna.
Ti saluto cordialmente
Fabio



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