Grande partecipazione al convegno su Beppe Matulli

Grande partecipazione questa mattina nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio al convegno “Beppe Matulli 1938/2024 Un uomo a cavallo del millennio”, organizzato da Spi Cgil Toscana, il “Gruppo del tè”, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e la rivista Idee di Governo, in collaborazione con il Comune di Firenze e con il patrocinio della Regione Toscana. Giuseppe Matulli, scomparso lo scorso febbraio all’età di 85 anni, ha ricoperto incarichi istituzionali a livello locale, regionale e nazionale: Sindaco di Marradi, Consigliere regionale, Deputato e Sottosegretario, Vicesindaco di Firenze.

Nel corso del convegno, a cui hanno portato i saluti il Presidente della Regione Toscana e l’Amministrazione comunale di Marradi e a cui era presente la famiglia di Matulli, la figura di Giuseppe Matulli è stata ricordata attraverso numerosi contributi e testimonianze, che hanno approfondito a tutto tondo gli aspetti che hanno contraddistinto l’impegno di Matulli: la politica intesa come servizio per il bene comune, a qualsiasi livello, il senso della storia e della memoria collettiva, l’impegno a difesa dei più fragili e l’attenzione al dialogo con le nuove generazioni.

Riccardo Saccenti, docente dell’Università di Bergamo, ha tracciato un profilo di Matulli ricordandone l’impegno politico, ma anche quello sociale e culturale, come Presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e Presidente dell’Associazione nazionale Partigiani Cristiani. “Matulli è una figura che ha attraversato più stagioni della vita politica della città – ha detto Saccenti - e l’ha segnata in profondità con un pensiero politico raffinato, attento, radicato nelle cose e nella fedeltà alla realtà. Un modo di alto concepire la politica che rifugge dall’immediatezza ma si interroga di fronte agli eventi e cerca nel dialogo con gli altri di costruire vie possibili per una comunità”.

“Beppe era un uomo del dialogo, un uomo mite ma forte nelle convinzioni, determinato nei valori e impegnato a realizzarli ma al tempo stesso sempre disponibile al confronto”, ha ricordato il presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea Vannino Chiti.

Leonardo Domenici ha ricordato il realismo politico di Matulli: “Accanto al politico ‘visionario’ c’era quello pragmatico”. Silvia Costa ha parlato della prospettiva politica di Matulli anche in chiave europea, mentre Caterina Arciprete e Alessandro Mugelli hanno sottolineato l’attenzione di Matulli verso le nuove generazioni.

“Beppe dava molta importanza alla partecipazione sociale, far vivere le associazioni era un compito che portava avanti con passione e competenza”, ha detto Gianni Biagi, che ha anche annunciato che è allo studio un progetto per ricordare la figura di Beppe Matulli attraverso dei premi per tesi di laurea sostenuti dal sistema tramviario fiorentino.
Il sindaco di Firenze, in videocollegamento, ha annunciato che, raccogliendo la proposta avanzata da Leonardo Domenici e d’accordo con i familiari di Matulli, sarà intitolata a Beppe Matulli una delle due fermate di Viale Lavagnini della nuova linea della tramvia.

“In un tempo in cui si fa politica cavalcando l’antipolitica, stamani si è esaltato il profilo di una persona la cui grandezza stava nel fare politica dimostrandone il valore”, ha concluso il Segretario generale dello SPI CGIL Toscana Alessio Gramolati.

Fonte: Ufficio Stampa



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