Non abbiate paura, i giovani della parrocchia in scena sulla vita di papa Giovanni Paolo II

Sabato 11 maggio alle ore 21 e in replica domenica 12 alle 17 e domenica 19/5 sempre alle 17 torna in scena al teatro Shalom il recital ‘Non abbiate paura’ messo in scena dai giovani della parrocchia di San Giovanni Evangelista sulla vita di papa Giovanni Paolo II. L’incasso dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza al sostegno della Pastorale Giovanile della Parrocchia di San Giovanni Evangelista, ovvero al sostegno dei giovani e delle loro attività.

“Non abbiate paura”: così San Giovanni Paolo II Papa, al secolo Karol Wojtila, Lolek per gli amici, esortava il mondo e l’intera umanità a dare un senso alla propria esistenza, così spingeva i giovani tra le braccia dell’unico in grado di dare questo senso alla vita, Cristo.

Le parole del “nostro Papa”, dalla prospettiva della nostra generazione, risuonano eternamente valide nei nostri cuori, anche se decontestualizzate dal loro periodo storico, a conferma della loro perpetua validità nell’interpretare la società, la politica e l’economia, nell’interpretare la storia dell’uomo. D’altro canto sono le parole di un uomo che ha concretamente cambiato il mondo nel suo lungo Pontificato, durato 27 anni.

Ed è sull’onda di questo sentire storico e cristiano, che 11 anni fa nasceva l’esigenza da parte di 4 ragazzi, Filippo Aquila, Anna Chiara Bocci, Marco Borgioli e Sara Giannoni, di raccontare questa storia e di farlo attraverso uno strumento forse inconsueto, il teatro. Questo perché la Parrocchia di San Giovanni Evangelista, come poche altre parrocchie in Toscana, ha la fortuna e il valore aggiunto di avere a disposizione un’attività teatrale solida e storica come quella dello Shalom.

Dopo un anno faticoso, ma entusiasmante di ricerca, studio e scrittura nasceva “Come potrei tacere”, recital in due atti sulla vita di Giovanni Paolo II, con un primo atto dedicato alla storia di Wojtyla dall’infanzia agli orrori di nazismo e comunismo sino all’elezione al seggio pontificio, e un secondo atto dedicato ai momenti rappresentativi del suo pontificato, il tutto raccontato attraverso un dialogo notturno tra il Cardinale Stanislaw Jan Dziwisz, grande amico di Wojtyla, e un misterioso personaggio X che porta con sé tutta la sua umanità critica, cinica, a tratti becera, ben stratificata dietro alle sue maschere.

Nasceva soprattutto un gruppo numeroso, circa 40 persone, tra giovani e adulti, che mettevano in moto con passione e dedizione una gigantesca macchina che portava lo spettacolo a debuttare nell’Aprile 2014, proprio durante la Canonizzazione di Wojtyla. Nascevano un successo di pubblico e grandi soddisfazioni nella vittoria al concorso diocesano “In scena la fede” (miglior spettacolo, miglior regia, miglior sceneggiatura originale).

E nasce oggi, nel decennale del suo debutto in teatro, il desiderio, con qualche vecchia guardia, ma soprattutto un nuovo gruppo di giovani, con una nuova generazione, perlopiù ignara di questa grande storia, di riportare “Come potrei tacere” a casa, alle sue origini, al teatro Shalom.

Vi invitiamo a passare due ore con noi, per divertirvi, per riflettere, per ricordare, magari chissà per trovare risposte a qualche domanda che ognuno di noi ha nel cuore.

Consigliamo, onde evitare file e ritardi, di prenotare, ai riferimenti in locandina, e ritirare i biglietti prima del giorno dello spettacolo, agli orari di biglietteria esposti in bacheca a piè di locandina (giovedì 9 e venerdì 10/5 dalle 17 alle 19, sabato 11/5 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19).

Filippo Aquila e Sara Giannoni



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