Rolando Terreni (Cerbaiola) scrive a Campinoti, il candidato: "Necessaria inclusione della disabilità"

Simone Campinoti

Rolando Terreni, presidente dell’Associazione I Ragazzi di Cerbaiola, scrive una lettera al candidato sindaco del Centrodestra Simone Campinoti:

Gentile Simone Campinoti,

La Legge 124 del 1998 è una norma nazionale che si applica a tutti, disabili e non. È vergognoso che le persone che necessitano di cure siano lasciate senza assistenza per lunghi periodi, specialmente coloro che affrontano problemi come i tumori. Nella mia veste di membro del Comitato ASL Toscana Centro, oggi ho inoltrato una segnalazione e una richiesta di visite domiciliari alla Direzione ASL e alla Regione Toscana. Se tutti i cittadini facessero richieste di visite domiciliari dove sono disponibili medici pronti a praticare la loro professione, forse si otterrebbe una reazione. Ci sono molte inefficienze che potrebbero essere corrette per migliorare la situazione complessiva.

Rolando Terreni

 

Campinoti ha reso nota la lettera e ha commentato: "Ben sapendo la mia personale sensibilità al tema della disabilità (di ogni tipo), pienamente condiviso da tutti gli amici della coalizione di Centrodestra che mi sostiene e che con grande interesse è condiviso anche con l’amico Isacco Cantini FDI -disabile solo nel corpo perché poi è una mente eccellente- uno che come tutti voleva prendere il treno ma per lui il treno è ancora inarrivabile...

Con Isacco non perdiamo mai occasione per sottolineare l'argomento, soprattutto verso chi vorrebbe usarlo in modo ideologico come tema di una sola parte politica, argomento che invece è di tutti e non dovrebbe nemmeno essere oggetto di campagna elettorale: a conferma che qualcosa non va, specie chi è uscente e che, se dice di fare, conferma che, salvo proclami e progetti per pochi, in realtà in tutto quel tempo non ha fatto molto! Il paradosso lo conferma, basta leggere questa triste comunicazione che ricevo dal Sig. Rolando Terreni di Cerbaiola, persona che per ragioni della vita si è trovato a dover diventare gioco forza un paladino della disabilità ma che, essendo un indipendente politicamente e avendo anche un carattere determinato, se va bene viene ignorato dal sistema territoriale, ma anche la Regione che, essendo a guida PD, non si distingue per eccellenza in questo ambito. 

Insomma, è questa l'ennesima conferma che in Regione abbiamo ai massimi livelli chi voleva prendere il treno e per questo è diventato famoso e sostenuto ma che adesso, distratto da ben altro, ha preso il treno solo lui, perché è evidente che tutti gli altri si sono "attaccati al TRAM" (come avrebbe detto mia nonna). Io non posso che essere solidale con Rolando Terreni e con tutti quelli, come lui, che non facendo parte di qualche partito o di qualche cooperativa amica, sono fuori dai giochi e fuori dai riflettori. Io prometto, invece, che lavoreremo per rendere pari dignità a tutti, includendoli ovunque io possa farlo esercitando il potere del Sindaco: dalla Sanità allo Sport e nelle vita quotidiana stessa; chi mi conosce, o mi ha incontrato in questa folle e vomitevole campagna elettorale piena di ipocrisia e promesse da marinai, ha sentito dalla mia stessa bocca che, tra le condizioni per promettere il mio sostegno, ho appunto sempre chiesto l’inclusione della disabilità come condizione necessaria, diversamente nessun aiuto verrà dato se non strettamente dovuto: l’ho detto chiaro, anche rischiando di perdere voti preziosi, da chi da me pretende molto senza voler dare nulla -non a me ma al territorio!- e vorrei far notare, come è nel mio stile desueto in politica, che nessuno ha visto foto o video di queste tantissime chiacchierate che, diversamente da altri, sono rimaste riservate tra me e gli interlocutori, semplicemente perché vorrei dare qualcosa a questa gente che ho ascoltato e non voglio usarli per ottenere qualche voto in più!"



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