"La Pecci Peretola si trasforma", l'annuncio sulla mobilità tra Prato e Firenze

Il punto sull’infrastruttura viaria che entro ottobre sarà presentata a un bando ministeriale e che vedrà come primo lotto il tratto Prato-Campi


La metrotramvia Pecci-Peretola si trasforma in metrotramvia Stazione centrale-Peretola con inversione della priorità nella realizzazione per lotti: non più da Firenze verso Prato ma bensì viceversa, con il tratto Stazione centrale-Campi Bisenzio a cui seguirà quello da Campi a Peretola passando da Osmannoro. La novità è stata annunciata stamani, 22 maggio, dal presidente della Regione Eugenio Giani, dal sindaco Matteo Biffoni e dalla candidata sindaca del centrosinistra, Ilaria Bugetti. Un obiettivo ambizioso ma concreto come ha spiegato il governatore toscano che già lunedì prossimo darà un nuovo incarico professionale per arrivare a un progetto di fattibilità tecnico economica sul primo lotto a completamento di tutto l’intervento che sarà presentato al bando del Ministero delle infrastrutture entro il prossimo 31 ottobre. “Ne ho già parlato anche al tavolo di vigilanza sull’elaborazione dei tracciati tranviari trovando condivisione. - ha spiegato Giani - Gli studi ci hanno orientato a invertire il percorso rispetto a quanto stabilito con Matteo Biffoni nel 2020. Si comincia dalla stazione di Prato anziché da Peretola”.

Il costo complessivo dell’intervento è di circa 900 milioni di euro, cifra che può essere divisa su più lotti. Prematuro dare ora indicazioni temporali su quando diventerà realtà ma intanto ora si registra la conferma della volontà politica, il potenziamento del progetto in ambito pratese e la traduzione amministrativa di questi impegni con la partecipazione al bando ministeriale. E’ possibile però già dire che sarà una linea su rotaia, più veloce di quella fiorentina (fino a 70 km/h) perché di ambito interprovinciale e con minor frequenza di fermate (ogni 500 metri).

“La mobilità è un tema centrale della nostra proposta per la città. - commenta Bugetti - Per realizzare le grandi opere bisogna avere i progetti pronti per intercettare le risorse. Con questa opera Prato torna al centro dei collegamenti metropolitani e con l’alta velocità. Attiene a tutti quei temi strategici per la città: dallo sviluppo turistico a quello economico, alleggerendo il carico automobilistico lungo le nostre strade e rendendo ancora più dinamico il nostro territorio”.

Lunghezza totale dell’intervento è 16 chilometri di cui circa metà è il primo lotto. Ora spetta ai tecnici capire quali siano i percorsi migliori e più funzionali per rispondere ai bisogni di mobilità delle due città toscane e di tutta l’area metropolitana. “Un’opera di cui si parla da venti anni e che il presidenti Giani ha preso in carico nel 2020. - ha spiegato Biffoni - Con il lavoro degli uffici della Regione e del Comune in questi anni, non è più una semplice proposta ma è realtà. Un’idea che ora vede luce e concretezza con la partecipazione a un bando ministeriale. Un impegno significativo e importante che cambierà la mobilità metropolitana”.

Fonte: Ufficio stampa



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