Licenziamenti alla Acme di Calenzano, presidio di sindacati e lavoratori

(foto gonews.it)

È stata formalizzata lunedì l’apertura della procedura di licenziamento per tutti i 14 lavoratori della Acme Srl di Calenzano, una della quattro società del gruppo Florence Luxury Leather (FLL) di Scandicci che conta circa 100 dipendenti e che fornisce servizi integrati per la moda e la pelletteria di lusso. Unico committente di FLL è il gruppo Richemont, holding finanziaria svizzera, che riunisce marchi del lusso quali Cartier e Montblanc.

Così in una nota la Fiom Cgil e Uilm di Firenze, che prosegue affermando che l'azienda ha motivato questa scelta con il calo degli ordinativi e la più generale flessione del settore ma non prevede la contigua cessazione dell'attività. Negli ultimi mesi ha fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria e si sono dimessi circa la metà dei lavoratori, alcuni dei quali dopo poco tempo assunti in Griba, altra società del gruppo FLL che realizza accessori metallici.

Per Fiom e Uilm di Firenze la scelta di affrontare i problemi licenziando è inaccettabile. Occorre trovare altre modalità per fronteggiare le difficoltà, come ad esempio il trasferimento dei lavoratori in altre società del gruppo. Per questo oggi i sindacati hanno proclamato uno sciopero che ha visto l'adesione totale dei lavoratori e la partecipazione, in solidarietà, al presidio davanti all'azienda da parte di molti delegati delle aziende del settore provenienti da tutta la provincia.

Da Fiom Cgil e Uilm chiesto il ritiro immediato della procedura e l'attivazione di un tavolo per l'Unità di crisi della Regione Toscana per avviare un confronto su Acme e individuare strumenti sociali utili a una gestione diversa e responsabile della crisi del settore che non può essere scaricata sui lavoratori.

Solidarietà dal sindaco di Calenzano

Il sindaco del Comune di Calenzano Riccardo Prestini esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Acme srl di via Goldoni. Prestini stamani si è recato al presidio organizzato dalla Fiom e dalla Uilm in contemporanea a uno sciopero di due ore indetto dai sindacati. Il primo cittadino appoggia la richiesta delle sigle sindacali di aprire immediatamente un tavolo di crisi in Regione, dando la piena disponibilità del Comune a partecipare e nello stesso tempo auspica che l’azienda ritiri i licenziamenti, che si impegni a cercare una collocazione dei 14 dipendenti nelle altre società del gruppo e che comunque vengano estesi anche a questi lavoratori gli ammortizzatori sociali previsti per le situazioni di crisi.

L’Amministrazione comunale manterrà alta l’attenzione sulle aziende metalmeccaniche legate alla filiera della pelletteria e della moda: per risolvere le difficoltà del settore, sottolinea il sindaco, la soluzione non può essere quella di far ricadere tutte le conseguenze sui lavoratori e le lavoratrici.



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