
Gli NCC di CNA Firenze prendono posizione rispetto alle recenti dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dall’azienda Sky Road 236, operatore NCC convenzionato con la piattaforma Uber, che ha denunciato episodi di tensione e attacchi da parte di tassisti fiorentini.
"Se da un lato ogni forma di violenza va fermamente condannata, dall’altro è necessario fare chiarezza su un punto fondamentale - affermano -: l’attività descritta da Sky Road 236 (soddisfare una domanda di mobilità urbana, tramite convenzione con Uber, non ponendosi in contrasto con il servizio taxi, ma affiancandolo, nel segno di una concorrenza leale, trasparente e utile alla collettività) non corrisponde alle modalità operative consentite dall’attuale ordinamento italiano per il noleggio con conducente".
“La narrazione secondo cui lavorare per Uber significhi affiancare in modo lecito il servizio taxi è fuorviante e pericolosa - dichiara Marco Carraresi, presidente CNA NCC – Ricordiamo che un’autorizzazione NCC non può essere utilizzata per replicare il modello taxi, con soste su strada o risposte a chiamate dirette tramite app, come accade con Uber. Questo è un uso improprio delle licenze che apre di fatto la strada all’ingresso massivo delle multinazionali nel nostro sistema di trasporto urbano, minando gli equilibri normativi e alimentando un clima di tensione crescente nelle nostre città”.
Confartigianato Taxi Firenze condivide le dichiarazioni di CNA NCC in merito alle dichiarazioni rilasciate da Sky Road 236 e sottolinea con forza l'importanza di distinguere tra servizio pubblico e attività private. "Rigettiamo con fermezza le accuse generalizzate e infondate di violenza rivolte alla categoria dei tassisti – afferma la presidente di Confartigianato Taxi Firenze Karima Bouyahia – che ogni giorno operano con professionalità e nel rispetto delle regole. Strumentalizzare episodi isolati per costruire una narrazione vittimistica serve solo a distorcere il dibattito e ad alimentare la tensione. Invitiamo le istituzioni a vigilare con maggiore attenzione sull’uso improprio delle autorizzazioni NCC e a garantire equità normativa nel settore, tutelando chi opera nella legalità".
CNA NCC e Confartigianato Taxi rinnovano con urgenza la richiesta all’Amministrazione Comunale di Firenze di riaprire al più presto il tavolo contro le irregolarità e l’abusivismo reale, convocando tutti i soggetti coinvolti, inclusa il Prefetto Francesca Ferrandino, al fine di affrontare la situazione con strumenti condivisi ed efficaci.
“Serve ristabilire un clima di serenità e legalità – concludono Carraresi e Bouyahia – Solo così sarà possibile rilanciare un sistema di mobilità urbana moderno, trasparente e all’altezza delle esigenze di una città internazionale come Firenze”.
"Le dichiarazioni di Sky Road 236 apparse sulla stampa fiorentina meritano una replica basata sui fatti, non sulle ricostruzioni di parte" afferma il presidente nazionale Uritaxi Claudio Giudici.
"Primo: le autorizzazioni revocate parlano chiaro. Non si tratta di "persecuzioni" ma di violazioni accertate. La recente sentenza del TAR Toscana (n. 740/2025) ha confermato la revoca dell'autorizzazione NCC n. 62/2012 proprio a Sky Road 236 per violazione dell'obbligo di mantenere una rimessa nel territorio comunale. Il tribunale ha respinto tutti i ricorsi della società, comprese le fantasiose questioni di costituzionalità. Due autorizzazioni revocate alla stessa azienda non sono casualità, sono un pattern".
"Secondo: Uber non è una zona franca. Accordarsi con piattaforme tecnologiche non autorizza a bypassare la normativa italiana. Non esiste un "diritto Uber" che sospenda le regole del trasporto pubblico non di linea. La Corte Costituzionale (sentenza 56/2020), il Consiglio di Stato e tutti i gradi di giudizio hanno confermato la legittimità dei vincoli territoriali per gli NCC. Terzo: i numeri del settore. Mentre si dichiarano "200mila operatori NCC" nel mondo delle app, al registro pubblico nazionale risultano circa 4mila autorizzazioni regolari. La sproporzione racconta di un mercato parallelo che opera nell'illegalità, danneggiando chi rispetta le regole".
"Quarto: le presunte "aggressioni". Curiose queste denunce, considerando che negli ultimi anni sono stati proprio alcuni operatori NCC irregolari a finire sotto processo per episodi di violenza contro tassisti e forze dell'ordine. I fatti di cronaca documentati raccontano una realtà opposta a quella dipinta da Sky Road 236. Quinto: la giurisprudenza è unanime". Le argomentazioni sulla "libertà di stabilimento europea" sono state sistematicamente bocciate da Corte di Giustizia UE, Corte Costituzionale, Consiglio di Stato. Continuare a riproporle è pura propaganda.
"La verità è semplice: esistono regole precise per il trasporto pubblico non di linea, finalizzate a garantire concorrenza leale e servizi di qualità. Chi le rispetta opera tranquillamente, chi le viola viene sanzionato. Non servono "narrazioni" alternative: bastano i fatti processuali e le sentenze definitive".
"Su un punto concordiamo con Sky Road 236: andare dal Prefetto Ferrandino e da ogni altra istituzione. Ma per chiedere di far cessare finalmente questa insopportabile tolleranza verso i fenomeni abusivi che danneggiano la città, i cittadini e gli operatori onesti. Il resto è solo rumore mediatico per distrarre l'opinione pubblica dalle responsabilità accertate dalla magistratura amministrativa".
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