Fondi "congelati" per Mercantia, il sindaco Campatelli: "Abbiamo ripresentato domanda"

Foto di Marcello Senesi

Il festival ha calato il sipario sulla 37esima edizione con oltre 20mila visitatori. Dal ministero "è stato ritenuto più corretto un altro inquadramento per richiedere il contributo. Stiamo aspettando la risposta"


Si è appena conclusa con numeri da record la 37esima edizione di Mercantia, successo testimoniato dagli oltre 20mila visitatori accorsi nel borgo di Certaldo per assistere ai numerosi spettacoli portati in scena da 120 artisti e oltre 40 compagnie teatrali. Un primo bilancio positivo per la 37esima edizione del Festival Internazionale del Quarto Teatro che, come hanno affermato gli organizzatori, si conferma" come una delle manifestazioni più longeve e amate del panorama artistico italiano".

Ma proprio durante le cinque giornate è emersa la mancata conferma, al momento, del contributo economico del ministero della cultura a sostegno di Mercantia. i fondi, da quanto si apprende, risulterebbero "congelati" ma tra gli esclusi, il Comune di Certaldo sarebbe stato l'unico a poter presentare una nuova domanda per ottenere le risorse. Domanda che è già stata inviata, come conferma il sindaco Giovanni Campatelli: "Anni fa la domanda veniva presentata come festival del teatro di strada" spiega, ma in seguito "su indicazione del ministero, fu presentato come festival del teatro". Il nodo da sciogliere sarebbe questo, il settore nel quale richiedere il finanziamento: "Il ministero alla scadenza ha respinto 15 progetti tra cui quello del Comune di Certaldo. Sempre nel verbale, che va letto tutto, dice che la commissione all'unanimità ritiene che il festival Mercantia debba essere inquadrato più correttamente come festival del teatro di strada. Invitando pertanto il Comune di Certaldo, rimettendolo nei termini, a ripresentare la domanda" in questo senso - aggiunge Campatelli - a giorni dovrebbe arrivare la risposta. Non è stato un errore" ma si è dunque presentata la necessità un altro tipo di compilazione.

Nell'attesa del nuovo giudizio della commissione, per ricevere i fondi necessari alla programmazione dello storico evento certaldese, sul principio di polemica il sindaco aggiunge "bisogna saper leggere i verbali" soffermandosi poi sul festival. "Sono rimasto contento della qualità e del fatto che effettivamente il pubblico ha risposto bene. Anche la comunicazione ha funzionato".

La questione sollevata nei giorni scorsi ha riportato al febbraio scorso quando, sempre Certaldo, si ritrovò al centro del mancato riconoscimento da parte del Ministero della Cultura della costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni di Giovanni Boccaccio di cui nel 2025 ricorrono 650 anni dalla morte. Ora, sui tagli a Mercantia, la Lega Certaldo parla di "accuse infondate": "Da quando c’è questo Governo le risorse per gli spettacoli di strada e per il teatro sono le stesse, se non superiori, così come superiori sono le manifestazioni che si tengono in tutta Italia" affermano in una nota Eliseo Palazzo, responsabile enti locali Lega provincia di Firenze e Damiano Baldini responsabile comunicazione Lega Empolese. "Non capiamo cosa ci sia di sorprendente nell’essere esclusi "con riserva" (infatti Certaldo ha avuto la possibilità di ripresentare la domanda). Preoccupa la concorrenza? Preoccupa doversi mettere, finalmente, in competizione con altre realtà? Sono finiti i tempi, in cui tutto veniva concesso come niente fosse. Nello specifico bisogna giustificare lo stanziamento delle risorse per un festival che, complice la cecità di chi amministra questo territorio, è calato negli anni – e i numeri parlano chiaro. Non dipende, come qualcuno vorrebbe far credere, dall’avvento del CoVid-19 e delle Norme sulla sicurezza, ma da una incapacità di sapersi rinnovare e farsi conoscere più di quanto meriterebbe questo territorio. Certaldo, purtroppo, non riesce a fare un grosso passo in avanti oramai da anni e se riscontra difficoltà nel reperire risorse economiche non è dovuto certo a una ostilità del Ministero, quanto a un modus operandi che è datato e lontano dall’essere al passo coi tempi". E proprio sul Centenario del Boccaccio, la Lega prosegue: "È rimasto escluso per questioni meramente "tecniche", come dichiarato da Ernesto Galli della Loggia – non certo un esponente di centrodestra; dichiarazione che non lascia quindi più spazio ad altre ricostruzioni fantasiose uscite nei mesi scorsi. È facile mettere in difficoltà se, come il senatore del PD Dario Parrini ha fatto, si presenta un emendamento per ottenere 250 mila euro per le celebrazioni, quando lo stesso budget complessivo a disposizione della commissione presieduta da Galli della Loggia era di circa 1 milione di euro. Una cifra così elevata, oltre ad essere eccessiva, avrebbe sottratto risorse a tanti altri centenari e ricorrenze nazionali. Il PD, coi propri Amministratori e Senatori, se ne faccia una ragione: nel 2025 esistono il libero mercato, la concorrenza e regole più rigide per accedere al reperimento di risorse economiche. Prendano questi “ostacoli” come opportunità per un rinnovamento drastico e per impegnarsi maggiormente. Magari cedendo l’organizzazione a volti nuovi (siano Assessori o Società di spettacolo stesse)".

Sul non ottenimento, almeno in prima battuta, del contributo economico da parte della commissione Giuseppe Romano dirigente provinciale di Forza Italia, afferma: "Innanzitutto occorre chiarire che si tratta di denaro pubblico, quindi dei cittadini tutti, che viene destinato alle manifestazioni in base a dei parametri e procedure prestabilite e quindi occorre che la prudenza e l’attenzione di chi è chiamato a decidere sia massima". Per Romano "i motivi del congelamento, (e non del diniego), della decisione, dipenderebbero in realtà da un errore di indirizzo dell’istanza dell’Amministrazione, la quale anziché accedere al Fondo per il Teatro da Strada come dovuto, avrebbe indirizzato l’istanza al Teatro in generale, come peraltro sarebbe accaduto sino ad ora. Se questo è vero, si tratterebbe di un errore forse scusabile considerate le recenti modifiche inerenti le procedure, intervenute presso il Ministero". Infine, aggiunge, "occorre tenere presente come in generale, il ministero della Cultura abbia attuato una "stretta", in tema di erogazione di fondi. Basti pensare che il ministro in questione, in data 23 giugno, in occasione della introduzione del nuovo decreto sulla Legge Cinema abbia testualmente dichiarato come "Stiamo intervenendo con decisione per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e valore. E basta sprechi". Queste affermazioni, fra l’altro assolutamente condivisibili, sono l’unico e corretto parametro da considerare per ottenere l’accesso di stanziamenti di denaro pubblico".

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