
La risposta del PCI: "La nostra bandiera sarà sempre presente per difendere politicamente i diritti dei popoli"
"Una bandiera di troppo: quella del PCI". Con queste parole, pubblicate sul profilo ufficiale della sezione empolese, Forza Italia ha criticato la presenza della bandiera del Partito Comunista Italiano durante 'Gaza muore: disertiamo il silenzio', l'iniziativa nazionale che si è tenuta anche in piazza della Vittoria a Empoli promossa dall'associazione Empoli per la Pace.
"Perché la richiesta a Israele di cessare il fuoco e consentire l’accesso agli aiuti umanitari nella striscia di Gaza, e la richiesta ad Hamas di liberare gli ostaggi Israeliani e smettere di usare il popolo palestinese come scudo devono essere prive di appartenenza ideologica o di partito. È necessario, al più presto, che venga riconosciuto lo Stato di Palestina e questo, a sua volta, dovrà riconoscere lo Stato di Israele", conclude Forza Italia Empoli.
La risposta del PCI: "La nostra bandiera sarà sempre presente per difendere politicamente i diritti dei popoli"
Non si è fatta attendere la risposta del PCI Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa. Il PCI parte dall'accusa ad Israele di un “sistematico sterminio” del popolo palestinese a Gaza, denunciando “decine di morti al giorno per fame e bombardamenti”. Critica il silenzio dell’UE, parlando di “due pesi e due misure” rispetto alla guerra in Ucraina, e chiede sanzioni, embargo militare e il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina. L’oppressione del popolo palestinese, si legge nella nota, “non è una catastrofe umanitaria”, ma “una precisa scelta politica” iniziata con la nascita di Israele, una strategia volta a impedire la soluzione “due popoli, due Stati”, già accettata dall’OLP nel 1993, mentre “Israele non ha mai riconosciuto il diritto della Palestina all’indipendenza”. Al governo italiano domanda quindi: “E quando sarà il momento? Quando tutti i palestinesi saranno stati uccisi o espulsi?”.
Quindi la dura risposta a Forza Italia: "FI sostiene che la bandiera del PCI alla manifestazione "disertiamo il silenzio" in Piazza della Vittoria a Empoli era "di troppo". Il Partito Comunista Italiano sa bene cosa significhi il fascismo e l'occupazione straniera. Più del 90% dei condannati dal Tribunale Speciale erano comunisti e la maggior parte dei partigiani combattenti lo stesso. La Costituzione Italiana è stata scritta anche con gli anni di galera, confino e il sangue di quei comunisti. Il comunista Umberto Terracini fu Presidente dell'Assemblea Costituente. E infatti la Destra al governo fa di tutto per cancellare questa storia e per mettere sullo stesso piano il regime fascista con i comunisti, fra i quali c'è Antonio Gramsci, che lo hanno combattuto.
Noi comunisti ci opponiamo al terrorismo, cioè all'uccisione di civili e quindi condanniamo anche la strage del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, ma siamo favorevoli alla resistenza, diritto riconosciuto dalle risoluzioni ONU, contro gli invasori armati israeliani. Gli ostaggi in mano ad Hamas devono essere liberati, contestualmente agli ostaggi palestinesi detenuti da anni nelle carceri israeliane (molti di loro bambini) senza un processo e sottoposti a torture che hanno provocato centinaia di morti.
La bandiera del PCI sarà sempre presente per difendere politicamente i diritti dei popoli. D'altra parte su quella Costituzione che Berlusconi (fra un bunga bunga e l'altro) definiva "sovietica" è scritto ben chiaro che: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" (art. 49). E per politica nazionale si intende anche quella estera del nostro governo nazionale".
Anche Sinistra Italiana Empoli Circolo Mori-Salvadori rigetta la 'apartiticità' della manifestazione e solidarizza con il PCI; in merito al post di Forza Italia Empoli non usa mezze parole: "Ci ha lasciato attoniti. Un’obbrobriosa autodeterminazione su chi possa o non possa essere presente in un luogo pubblico. Nella stessa piazza c’eravamo anche noi, abbiamo fatto la scelta di non portare le nostre bandiere, ma non avremmo in alcun modo tollerato una simile critica. Gli articoli 21 e 49 della nostra Costituzione fortunatamente rimangono ben validi, per ora, e non sarà un partito come Forza Italia a farli venire meno".
Poi l'attacco al Ministro Tajani e alle posizioni espresse a livello governativo in questo momento del conflitto: "Forza Italia, un partito il cui rappresentante al governo, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, verrà ricordato nei libri di storia delle generazioni a venire come il Ministro degli Esteri che ha voltato la faccia di fronte al genocidio di un popolo, quello Palestinese, nel nome di equilibri e di alleanze geopolitiche. Le parole “dure” contro Israele bastano per riempire la bocca a chi non sa come giustificare questo imbarazzo. A Gaza e in Cisgiordania servono aiuti, medicine e umanità. Non si possono tollerare o giustificare censure e divieti che sembrano più reazioni pavloviane ad una bandiera, quella con falce e martello, che in questo paese è sempre stata dalla parte della giustizia e della libertà".
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