
Secondo i dati ARERA 2024, “la spesa media sostenuta da una famiglia di tre persone con un consumo annuo di 150 m³ d’acqua è pari, a livello nazionale, a 365 euro/anno, corrispondenti a 2,43 €/m³. In Toscana, invece, il costo medio raggiunge i 3 €/m³, con una spesa superiore del 17,6% rispetto alla media italiana e con punte fino al +63% se confrontata con i valori del Nord Italia (Emilia compresa), dove prevale il modello Multiutility quotate gli ambiti territoriali interprovinciali o regionali.
La situazione non migliora sul fronte rifiuti. I dati ISPRA catasto rifiuti 2024 mostrano come il costo medio pro capite di gestione dei rifiuti in Toscana pari a 258 €/abitante risulti sensibilmente più elevato rispetto alla media nazionale di 197€/abitante (+30%). Le differenze si ampliano ulteriormente nelle regioni dove la gestione è affidata a società di capitali partecipate da soggetti privati qualificati, con modelli organizzativi più industrializzati e integrati, come ad esempio l’Emilia-Romagna con 209 €/ab e la Lombardia con 144€/ab.
Questi numeri evidenziano un gap strutturale della Toscana che penalizza cittadini e imprese. Un divario che può essere colmato solo con un percorso deciso di industrializzazione della gestione dei servizi pubblici locali, attraverso:
• investimenti nelle reti e negli impianti,
• reperimento di risorse anche tramite quotazione in Borsa,
• riduzione dell’indebitamento oneroso che oggi grava sulle tariffe.
È fondamentale, inoltre, superare approcci ideologici che hanno dimostrato i loro limiti, come il porta a porta esteso e la visione di un ipotetico “Rifiuti Zero” senza impianti di riciclo, recupero di materia ed energia, né un residuo e inevitabile utilizzo della discarica per i rifiuti non recuperabili.
Proseguire sulla strada indicata dall’accordo PD–5 Stelle, che va nella direzione opposta, significherebbe invece aumentare ulteriormente le tariffe e penalizzare famiglie e imprese toscane, aggravando un quadro già critico.
È necessario un cambio di rotta coraggioso e pragmatico, per garantire servizi efficienti, costi sostenibili e una reale competitività alla Toscana.
Nicola Nascosti - Responsabile regionale Dip. Ambiente, Forza Italia Toscana
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