Scoperto un nuovo asteroide in Sicilia: contribuiscono due giovani del Gruppo Astrofili Montelupo

Il Gal Hassin di Isnello in Sicilia fa una scoperta sensazionale: il merito è anche di Francesco Cheli di Comeana e Alessio Squilloni di Empoli


"Non pensavo che potesse succedermi, è un onore e una responsabilità". C'è grande emozione nella voce di Alessio Squilloni dopo una scoperta a suo modo storica. Squilloni, 25enne di Empoli, era assieme a Francesco Cheli, 22enne di Comeana, al GAL Hassin ad Isnello, in Sicilia: i due giovanissimi del Gruppo Astrofili di Montelupo hanno contribuito alla scoperta di un nuovo NEA, ovverosia un asteroide potenzialmente pericoloso per la terra. Ma niente paura, è solo la denominazione che può incutere timore, non c'è niente di catastrofico alle porte, solo una gigantesca soddisfazione per il gruppo montelupino e l'osservatorio siciliano.

Nel pieno delle Madonie, nella notte tra il 21 ed il 22 agosto lavorando al Wide-field Mufara Telescope (WMT) sul Monte Mufara, Squilloni e Cheli hanno fatto parte di un gruppo vigile e attento, che ha portato all'incredibile scoperta. Erano con Alessandro Nastasi e Sabrina Masiero, astrofisici della Fondazione GAL Hassin, e Riccardo Furgoni, docente del Polo Universitario mantovano e collaboratore del programma di ricerca astrometrica del GAL Hassin. "L'asteroide raggiungerà la minima distanza del nostro pianeta nel pomeriggio di domani, 26 agosto, e sarà pari a 4.5 milioni di km, ovvero circa 10 volte la distanza Terra-Luna" sono le parole di Nastasi.

La prima immagine dell'asteroide

Quella tra il 21 e il 22 agosto è stata una notte insonne, ma che passerà alla storia. Ancora Nastasi: "Abbiamo guardato un'area di cielo scoperta, per così dire 'fresca' e trovato l'asteroide. Dapprima c'è stato un po' di scetticismo, poi incredulità e infine tanta emozione. Abbiamo avuto il giusto tempismo". Dalle 22 fin quasi alle 4 del mattino il gruppo ha seguito e individuato il NEA, la mattina del 23 agosto dopo che l’asteroide era stato confermato da una rete di osservatori specializzati in tutto il mondo, il Minor Planet Center (MPC) ha diramato la circolare ufficiale della scoperta. "Inizialmente si chiamava WMT0001, poi ha assunto il nome ufficiale di 2025 QK3" conferma Nastasi.

Squilloni e Cheli hanno portato in alto il nome di Montelupo, seppur in provincia di Palermo. L'osservatorio siciliano è al primo NEA italiano individuato, anche se nel 1801 proprio in Sicilia venne individuato il primo asteroide. Erano quasi vent'anni che in Italia non avveniva qualcosa di simile e il fatto che Montelupo ci abbia messo una parte di firma è indicativo anche del lavoro dell'osservatorio Beppe Forti e della 'lezione' di Maura Tombelli, pioniera in tal senso nel 1994.

Da sinistra: Giorgio Interrante, Francesco Cheli e Alessio Squilloni (tutti e tre del Gruppo Astrofili di Montelupo) accanto al WMT (Wide-field Mufara Telescope), il telescopio utilizzato per la scoperta dell'asteroide
(foto di Alessandro Nastasi)

Così un entusiasta Squilloni: "Abbiamo individuato un punto luminoso che si muoveva tra le stelle fisse. Consultato il database, abbiamo scoperto che poteva essere un nuovo asteroide e quindi abbiamo continuato a seguirlo. Poteva essere un falso positivo ma alla fine dopo averlo seguito per ore abbiamo avuto la certezza. Abbiamo esultato come si vede nei film quando una sonda atterra su un pianeta!".

E pensare che la storia di Squilloni parte da lontano: "Da piccolo un vicino di casa a Empoli, Aldo Sevi, mi faceva usare il telescopio, devo ringraziarlo". Ma il grazie è ancora più ampio e abbraccia anche l'Empolese Valdelsa: "È stata una scoperta di gruppo, senza il supporto e il lavoro di tutti a Montelupo non saremmo arrivati fin qua. Sentivo le storie che raccontava Maura Tombelli e non pensavo che avrei mai vissuto qualcosa del genere".

Una parte dei soci del gruppo Astrofili con il telescopio da 40 cm di Montelupo. In piedi da sinistra: Tiziana Bitossi, Eduardo Rossi, Matteo Lombardo, Emiliano Biscardi, Marcello Poggianti. Seduta, di fronte al telescopio, Maura Tombelli, in prima fila da sinistra Alessandro "Alex" Mazzanti e Sveva Morelli

Alex Mazzanti, presidente del Gruppo Astrofili Montelupo, ha commentato la notizia su Facebook: "Voglio dire che io e Maura Tombelli in primis, Fabrizio Bernardi, tutto il GrAM, ma penso tutta la comunità del circondario, siamo profondamente orgogliosi del risultato ottenuto dai nostri meravigliosi ragazzi. Grazie ovviamente a tutti lo staff del Gal Hassin, con il quale abbiamo aperto una bellissima collaborazione che, come si vede, inizia a dare i sui frutti".

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