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Salvini e Vannacci a Firenze per le liste delle regionali: "Nessuno è stato escluso, tutti potevano correre"

(Foto da Facebook Lega Toscana)

Sui malumori espressi da alcuni esponenti sul dibattito della "vannaccizzazione", il vicepremier afferma: "Ognuno è libero di fare le sue scelte"

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini oggi a Firenze, con il vicesegretario federale della Lega Roberto Vannacci e responsabile della campagna elettorale in Toscana, per la presentazione delle liste del partito alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre prossimi. Sul dibattito della "vannaccizzazione" della Lega, emerso in questi giorni dopo alcuni malumori espressi da esponenti Lega tra dimissioni come a Viareggio e rinunce alla candidatura come nel caso del consigliere regionale Massimiliano Baldini, Salvini ha affermato che "è più che altro di interesse giornalistico" aggiungendo "penso che Vannacci sia un contributo aggiunto in Toscana, soprattutto che è casa sua, ma in tutta Italia, come lo sono i nostri ministri, i nostri governatori, i nostri 500 sindaci".

E proprio sui consiglieri o membri del partito uscenti, dopo la composizione delle liste, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha detto: "Io non mi sono mai tirato indietro nella mia vita, anche nelle battaglie più difficili non ho mai fatto un passo indietro. Quindi ognuno è libero di fare le sue scelte, non siamo una caserma. C'è tanta gente che entra, c'è anche qualcuno che può prendersi un po' di riposo".

A margine della presentazione, si è parlato anche dell'omicidio dell'attivista conservatore statunitense Charlie Kirk e l'eurodeputato Vannacci ha definito il clima che si respira "una cosa vergognosa: e purtroppo, l'ho scritto anche sui miei social, devo constatare che la violenza è sempre a sinistra". Ed è tornato anche sulle accuse di "vannaccizzazione", avanzate anche dalla vecchia guardia del partito, alle quali aveva già risposto: "Il mio motto è stato andiamo avanti sempre tutti insieme. Nessuno è stato escluso, tutti avevano la possibilità di correre" sottolineando che "candidarsi non è né un premio né una rendita di posizione, ma è una responsabilità, è un impegno, forse anche un dovere". Vannacci, che domani sarà a Empoli, ha inoltre affermato di trovare "collaborazione ovunque, trovo entusiasmo, trovo partecipazione, non solo dentro il partito, ma anche con il popolo toscano che mi vede per le strade".

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