
La 72esima edizione del Premio letterario Pozzale Luigi Russo ha i nomi di vincitori e vincitrici. Sabato 6 dicembre 2025 saranno premiati Marzio Mian, Simone Torino e Roberta Mori.
Erano tanti i libri in concorso, segnalati da giurati e membri del comitato organizzatore, e la giuria del premio ha deliberato dopo essersi riunita per decidere. La giuria è composta da Viola Ardone, Marino Biondi, Francesca Cecchi, Ilaria Gaspari, Carlo Greppi, Cristina Nesi, Francesca Petrizzo, Gaia Tortora e Giorgio Van Straten.
La parola passa adesso alle lettrici e ai lettori, a cui spetta assegnare la menzione speciale Selezione dei lettori, sarà consegnata all’autore/autrice che vincerà in occasione della cerimonia di premiazione. Le cittadine e i cittadini che vogliono votare il proprio libro preferito fra i tre vincitori possono indicare la loro preferenza sul sito web del Premio Pozzale, www.premiopozzale.it.
Domani, venerdì 19 settembre 2025 in piazza Madonna della Quiete, nell’ambito della rassegna Piazzetta Live, si terrà una lettura di brani estratti dai libri partecipanti al Premio.
I libri che hanno vinto
Marzio Mian, Volga Blues(Feltrinelli). Un viaggio-reportage lungo i 3.500 chilometri del Volga, dalle sorgenti al Mar Caspio. Un’opera che intreccia racconto autobiografico, reportage giornalistico e riflessione geopolitica sulla Russia contemporanea, attraversata dal conflitto ucraino. Mian offre al lettore uno spaccato antropologico, sociale e politico del Paese, raccogliendo testimonianze di vita quotidiana e voci contrastanti sul senso della guerra.
Simone Torino, Macaco (Einaudi). Ambientato tra giovani valdostani braccianti agricoli, il romanzo racconta con stile asciutto e diretto il lavoro nei campi, la solidarietà, le giornate di libertà e i rapporti di amicizia. Torino affronta temi attualissimi come diversità, inclusione, comunicazione tra sordi e non sordi, amore e dolore, senza giudizi ma con grande sensibilità. Una narrazione che restituisce dignità al lavoro e alla vita semplice, facendo emergere l’epifania nascosta nelle piccole cose.
Roberta Mori, Svegliarsi adulti (Einaudi). Un testo plurale che parla ai giovani. Biografia documentata di Sandro Delmastro, chimico, partigiano e amico fraterno di Primo Levi, caduto giovanissimo sotto i colpi fascisti nel 1944. Attraverso lettere, diari, fotografie e testimonianze, Mori ricostruisce la sua vita trasformandola in storia collettiva della Resistenza e della gioventù che si oppose al fascismo. Al centro il legame con Levi, che gli dedicò il racconto Ferro, quarto racconto del Sistema Periodico. Una riflessione sul valore civile e sulla forza della memoria.
La storia del Premio Pozzale
Giunto quest'anno alla 72esima edizione, il Premio nasce nel 1948 per volontà della sezione del Partito Comunista della frazione di Pozzale, nell'ambito della festa della stampa comunista. Trova le radici nei valori della Resistenza auspicando l'incontro tra intellettuali e lavoratori, un simbolo della volontà di ripartire socialmente e culturalmente dopo i dolori e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Il premio ha un suo comitato organizzatore e una giuria che fin dagli inizi ha visto come componenti intellettuali di grande livello, da Romano Bilenchi e Sibilla Aleramo a Cesare Luporini, da Silvio Guarnieri a Cesare Garboli. Luigi Russo ne ha fatto parte dal 1952. Dopo la sua morte, avvenuta nel ’61, per l'affetto e la partecipazione che il critico aveva dimostrato verso questa istituzione e la sua gente, il Premio viene a lui intitolato: Pozzale-Luigi Russo.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro





