
Animi caldi in Commissione Consiliare ambiente a Empoli tra Leonardo Masi e Alessio Mantellassi. La discussione, a cui hanno partecipato anche Sabrina Ciolli e Roberto Iallorenzi, verteva sul verbale della prima seduta della conferenza paesaggistica tenutasi in Regione. Il dibattito è stato acceso e i toni abbastanza alti e sentiti, per mezz'ora il focus è stato su un documento in possesso di Masi, capogruppo di Buongiorno Empoli-Siamo Empoli.
Tutto è nato dopo l’intervento dell’architetto Parlanti. Masi ha riferito di avere il resoconto della conferenza di pianificazione, specificando che la conferenza non è finita e che, secondo lui, non "era così co-pianificata". Mentre il video della Commissione mandava in onda una tavola del documento, tra Masi e Mantellassi è iniziato un dibattito acceso. "Che cosa è?" è stata la domanda del sindaco riguardo il documento di Masi. Ha pure chiesto "per trasparenza" di sapere la provenienza, Masi ha risposto che arrivava "da un accesso agli atti in Regione" ma non ha voluto rivelare il nome di chi glielo ha fornito. Solo più tardi ha fornito il numero di protocollo: 0686092 dell’1/9/2025.
"Arrivi con questo documento, non è ancora pubblico. Non puoi pretendere nessuno possa fare una domanda, oppure è lesa maestà" ha detto Mantellassi, ma Masi ha fatto muro sul nome: "Io devo venire a dire il nome di una persona che ha dato un documento dopo regolare accesso agli atti? Mi sembra assurdo, tra l'altro ho premesso che la conferenza non era finita".
La discussione è andata avanti a lungo e anche Ciolli di BE e il presidente della commissione Iallorenzi hanno partecipato a quella che dapprima è parsa una scaramuccia ma poi è 'montata' col passare dei minuti.
Così Mantellassi: "Risponderemo sul documento citato quando sarà il momento, ma si chiede di rispondere su un documento su cui tutta la commissione non è a conoscenza, come è possibile? È strano che l'accesso agli atti, fatto da nessuno dei presenti, avvenga su una conferenza ancora non finita. Tra l'altro non è argomento di discussione, credo sia irrispettoso verso la commissione chiedere di commentare un documento che non ha". Masi ha ribadito dicendo che "non era tenuto a darlo a nessuno. Se poi volete mettetemi alla gogna, io voglio stare sui contenuti". Al che Mantellassi gli ha risposto di "non fare la vittima".
Dopo alcune frecciatine congiunte tra Mantellassi e Masi, tra chi parla di "mancanza di fiducia" e chi accusa l'altro "di sorridere stando al telefono", si è arrivati al gran finale. "Nessuno mi controlla, voglio tutelare chi me l'ha dato, conosco chi governa la città e l'atteggiamento che avete..." ha detto Masi, quindi Mantellassi gli ha chiesto di spiegare "quale atteggiamento" e il consigliere ha controbattuto di "trarre le conclusioni". Il sindaco ha parlato di "qualcosa di offensivo, un atteggiamento intimidatorio grave" e, nonostante le immagini siano ancora ferme su una tavola di un documento, si può dedurre che poco dopo Masi sia uscito dall'aula. "Fai bene a uscire, non sei in grado di sostenere quel che dici, è gravissimo che dici che chi governa è intimidatorio verso chi dice una cosa. È uscito perché evidentemente si è vergognato di quel che ha detto, altrimenti sarebbe stato qui e l'avrebbe ribadito come spesso fa. Le intimidazioni le fanno i fascisti e la mafia, non chi governa questa città" ha concluso Mantellassi.
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