
"Tomasi è il candidato giusto, perché come me è un uomo del fare, e la Toscana ha bisogno di concretezza e virtuosismo"
Da punta di lancia del centrodestra empolese che lo ha candidato a sindaco tra rotture e polemiche a capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, adesso Simone Campinoti è capolista nel collegio di Firenze 3 per Forza Italia. Una rapida 'scalata' nel partito che lo ha candidato insieme a Claudia Ghezzi, segretaria cittadina di Empoli per Forza Italia, in una delle roccaforti più rosse della Toscana per portare i suoi uomini in consiglio regionale.
Simone Campinoti è stato ospite oggi, 23 settembre, a Radio Lady intervistato dal direttore di gonews.it, Giovanni Mennillo, per la seconda puntata dedicata ai candidati locali del consiglio regionale.
L'INTERVISTA SU RADIO LADY
Campinoti è un fiume in piena, che porta dietro di sé quel che trova, spaziando da fatti locali e questioni nazionali, dalla concretezza del "fare" a grandi questioni ideali, a partire dalle critiche nei confronti di una sinistra che, a suo dire, è sempre più "antidemocratica e autoritaria".
Lui, che nella sinistra ha militato appoggiando Brenda Barnini e Matteo Renzi alle Regionali del 2020, era candidato per Italia Viva nel collegio Firenze 3, dà un colpo al cerchio e uno alla botte: "Sono antifascista e anticomunista, sono contro tutte le dittature totalitarie".
Adesso Simone Campinoti appoggia Alessandro Tomasi, esponente di spicco della destra-destra meloniana in Toscana, che secondo Campinoti è il "candidato giusto", perché come lui è un "uomo del fare". "Io e lui ci assomigliamo nella concretezza - afferma -. A Pistoia ha dimostrato di saper fare, tanto che nel secondo mandato è stato eletto già al primo turno. È un uomo che va oltre le ideologie e pensa al bene del territorio, e sono convinto che potrà fare bene anche in Toscana".
Un ruolo, quello del governatore, che a detta di Campinoti ha fortemente bisogno di "virtuosismo e di gestione", qualità che al governo Giani sarebbero mancate: "Tomasi sarà meno presente a feste o tagli di nastri ma non è di meno valore. Siamo uomini del fare e conosciamo bene il territorio, e sappiamo quali sono i bisogni delle persone".
Un territorio difficile, quello dell'Empolese Valdelsa, storicamente governato dalla sinistra, una vera e propria roccaforte rossa che ora Campinoti tenta di espugnare a suon di "fare" e "concretezza", temi che più volte hanno caratterizzato il carosello della sua campagna elettorale come sindaco e che Campinoti vuole riportare in Regione, con "idee ed esperienza di lavoro" attraverso un programma che miri a smuovere una Toscana che a suo dire è "statica da quasi 80 anni".
I punti del programma sono al momento un po' vaghi, ma ruotano su tre punti: Sanità, Sicurezza e Lavoro.
Secondo Campinoti la Toscana deve muoversi nel solco proprio di quella "concretezza" anche attraverso una miglior gestione delle risorse, partendo dall'esperienza imprenditoriale che Campinoti rivendica come un mantra: "Nelle aziende si cerca una spending review per fare le cose con il minimo dei budget. Lo stesso dovrebbero fare comuni e Regione. È da lì che si trovano le risorse da reinvestire in sanità e infrastrutture".
Proprio le infrastrutture sono uno dei punti centrali. A tal proposito Campinoti ha citato i frequenti problemi di viabilità e di gestione della Fi-Pi-Li che comportano ritardi e perdite di denaro ingenti per le imprese, attaccando il governo di voler mettere la strada a pagamento: "Nella mia azienda abbiamo calcolato quanto ci costano i ritardi dei nostri dipendenti a causa del traffico o dei blocchi, e si parla di migliaia di euro. E ora Giani vorrebbe anche mettere il pedaggio sulla Fi-Pi-Li?".
Sulla sanità afferma che "sulla carta la Toscana è la numero 1 d'Italia, ma in pratica viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle il problema delle liste d'attesa infinite, che spesso costringono le persone a rivolgersi ai servizi privati a pagamento. Dobbiamo aiutare la gente, soprattutto quelli che si trovano in difficoltà".
Per quanto riguarda il territorio, Campinoti torna a rivendicare alcune idee che aveva già proposto in passato, partendo dai cosiddetti Fondi d'Artista, che "a San Paul de Vence ha trasformato un centro devastato dalla criminalità e immigrazione clandestina - non tanto diverso da Empoli - in un paese fiorente. È un miracolo che si può ripetere anche a Empoli, e oggi il PD lo ripropone senza nemmeno ringraziarmi".
Resta centrale, e non poteva essere che così, la questione sicurezza e legalità. Campinoti riporta la questione 'in loco' e non si risparmia a critiche nei confronti della giunta empolese: "Se un luogo non è sicuro, la gente non entra nei negozi a comprare. Magari preferisce comprare altrove, o peggio online. Bisogna aiutare il commercio, e la sicurezza è la ricetta giusta, fatta di azioni concrete, non abbattendo muri al Parco Mariambini, con i risultati che tutti abbiamo visto".
Poi attacchi multipli agli avversari, dall'accordo PD-M5S sul reddito regionale, "serve solo a far arrivare più voti alle elezioni a Giani, quello nazionale non ha funzionato e non ha aiutato chi doveva aiutare: le persone si aiutano facendole lavorare, perché il lavoro nobilita", fino alle bordate dirette verso il PD, accusato di evitare il confronto politico e di essere finanche "antidemocratico": "All’evento in piazza Farinata degli Uberti a Empoli organizzato dalla Misericordia, sul palco è stato invitato a parlare solo Giani, mentre Tomasi era in piazza. È questa la discussione politica? Sono atteggiamenti che non sono molto democratici".
Sul risultato che Forza Italia si aspetta nell’Empolese Valdelsa, Campinoti non dà numeri: "Mi candido per fare del mio meglio, poi saranno i cittadini a giudicare. L’unica cosa che chiedo è di andare a votare: non ascoltate chi dice che non serve a nulla. Il voto è l’unico modo per cambiare davvero le cose".
L'INTERVISTA COMPLETA
Forza Italia aveva proposto tre nomi. Tomasi è il nome giusto per il Centro Destra?
"Tomasi è il candidato giustissimo. Fin dal primo momento abbiamo avvallato questa scelta. Io e Alessandro ci assomigliamo nella concretezza. ha dato dimostrazione a Pistoia di saper fare ed è stato eletto nel suo secondo mandato subito al primo turno. hanno capito che lui è un candidato che va oltre le ideologie e sa fare il bene per il suo territorio. siamo fermamente convinti che saprà far bene anche in toscana.
Alessandro è concreto. Sarà meno presente a feste o tagli di nastri ma perché noi siamo uomini del fare perché veniamo da aziende e conosciamo bene il territorio e i bisogni delle persone. Tomasi si candida come governatore della regione, non PR. Si candida per governare".
Su Giani: "È una brava persona, ma non è un esempio di virtuosità e di gestione. Oggi si paga molte tasse. È una regione che parla tanto ma che per le imprese e il lavoro ha fatto molto poco".
Il territorio dell'Empolese-Valdelsa, dove sei candidato, è storicamente di sinistra. Quanto è forte il Cdx e quanto è forte Forza Italia su questo territorio. Da dove escono i nomi Campinoti e Ghezzi?
"Su questo territorio la sinistra ha lavorato bene grazie a strumenti di propaganda, creando dei feeling più vicini al tifo che alla politica. La gente dovrebbe andare toccare con mano la situazione.
"Voglio citare un episodio che è successo l'altro giorno davanti alla mia aziende. Un operatore che raccoglieva la carta, visto che il camion non passava - anche se le auto erano parcheggiate correttamente - ci ha cominciato a urlare "azienda di me*a, fascisti di m*a". Sono cose che mi scivolano addosso, io non sono fascista e lo voglio ribadire. Sono antifascista e anticomunista, sono contro tutte le dittature totalitarie. Poi ci siamo messi a parlare, gli ho offerto un caffè e abbiamo risolto. Tra l'altro nella nostra azienda abbiamo contratti ben al di sopra della norma. Senza offendere nessuno, spesso la cooperativa per cui lavorano questi autisti di camion non è così".
Nelle aziende quando si fa una cosa, si cerca una spending review per farla al meno possibile: oggi servirebbe che in regione, ma anche nei comuni, che gestiscono budget importanti, ci fossero uffici competenti che verifichino cosa comprano e a quanto lo comprano. È da lì la prima fonte di risorse che poi andranno investite in sanità e infrastrutture.
A proposito di infrastrutture, abbiamo fatto un foglio di calcolo Excel per vedere quanto ci è costato ogni ritardo dei nostri dipendenti per colpa del traffico o dei blocchi. Si parla di migliaia di euro. E ora Giani vorrebbe mettere il pedaggio. Dietro c'è un progetto per creare una società toscana autostradale".
Quali sono i punti per il nostro territorio?
"Quando ho proposto le mie idee per il territorio in comune ero stato deriso. Ora stanno tornando fuori. Per esempio, il Fondo d'Artista, che non ho inventato io ma che ho osservato in Costa Azzurra e ho potuto vedere un piccolo centro, quello di Sain Paul de Vence, che era stato devastato da delinquenza e immigrazione clandestina negli anni 80 - un po' quello che sta succedendo anche a Empoli - è diventato, gestendo i fondi in un altro modo e chiedendo i proprietari per i quali i fondi non valevano più nulla, ci hanno messo gli artisti e oggi la città dei profumi è lì vicino, a Grasse. È un miracolo che si può fare a Empoli e il PD ora lo vuole riproporre come ricetta senza nemmeno dirmi grazie.
C'è un problema di sicurezza e di legalità, non solo qui ma anche a Firenze. Se un luogo non è sicuro, le persone non vanno nel negozio a comprare e magari lo comprano altrove o peggio su internet. bisogna aiutare il commercio. La ricetta giusta è sicuramente la sicurezza con azioni concrete, non buttando giù il muro al parco Marambini, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Sicurezza e concretezze in tutte le cose, a partire dalle infrastrutture: cito l'esempio di ieri che si è allagato un sottopassaggio in soli 10 minuti di pioggia impedendo alle macchine di passare. Il comune si dovrebbe dotare di sistemi di controllo - che guarda caso produco io ma non solo io - che consentono di mantenere efficienti le pompe e scaricare l'acqua con la pioggia.
Vedo atteggiamenti da parte della sinistra che non sono molto democratici. L'altro giorno in Piazza Farinata degli Uberti c'erano ospiti Giani e il candidato Tomasi. Per par condicio bisognerebbe far parlare entrambi, ma Giani dopo aver raccontato le sue cose ha detto "facciamo un saluto a tomasi che è in piazza". È questa la discussione politica?"
A quanto aspirate sul territorio dell'Empolese-Valdelsa?
"Non ho un numero. Non cerco né poltrone né potere. Ho 61 anni sono già in pensione e continuo a lavorare nelle mie aziende cercando di fare del mio meglio e mi candido per fare del mio meglio. Se farò bene o meno lo dirà la gente. Andate a votare, non ascoltate chi dice che non andrà a votare perché tanto non cambia nulla".
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