
Dopo una contestazione disciplinare a un componente del Comitato di redazione
L’assemblea dei redattori de Il Tirreno ha proclamato all’unanimità lo sciopero immediato, con l’obiettivo di impedire l’uscita del giornale domenica 12 ottobre, in segno di protesta contro una contestazione disciplinare rivolta a un componente del Comitato di redazione “per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali”.
La decisione è stata comunicata in una nota diffusa da Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) e Associazione Stampa Toscana (Ast), che definiscono il provvedimento “gravissimo e del tutto ingiustificato”.
All’assemblea hanno preso parte la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante e il presidente dell’Ast Sandro Bennucci, che hanno espresso pieno sostegno ai giornalisti del quotidiano. L’assemblea ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento disciplinare, ritenuto ritorsivo anche in relazione alla causa, tuttora in corso davanti al giudice del lavoro di Livorno, intentata da Ast e Cdr contro l’azienda per comportamento antisindacale, dopo la chiusura della redazione di Viareggio e i carichi di lavoro non conformi all’accordo ministeriale sugli ammortizzatori sociali del 31 marzo scorso.
La protesta proseguirà “fino a quando il provvedimento non sarà ritirato”. I giornalisti hanno inoltre approvato una seconda giornata di sciopero per lunedì 13 ottobre, revocabile soltanto nel caso in cui l’azienda ritiri il provvedimento entro la mezzanotte di domenica. È stato deliberato anche lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e la sospensione della produzione degli inserti, in segno di ulteriore mobilitazione.
I redattori esprimono forte preoccupazione per le prospettive di nuovi tagli e per una possibile riorganizzazione aziendale che, denunciano, “potrebbe avere gravi conseguenze per la tenuta del giornale a fronte di mancati investimenti e di un piano di rilancio non ancora definito”. Parallelamente, l’Associazione Stampa Toscana, con il sostegno della Fnsi, ha diffidato la Sae Toscana Srl “dal continuare a intraprendere iniziative che hanno il solo scopo di delegittimare e colpire i giornalisti dirigenti sindacali”.
Anche la Cgil Toscana ha espresso piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori de Il Tirreno, impegnati “in una dura battaglia per difendere diritti, condizioni di lavoro e libertà sindacali”. “Il Tirreno rappresenta da sempre un presidio fondamentale di informazione, democrazia e libertà per tutta la Toscana – si legge in una nota –. Colpire chi esercita funzioni sindacali, minacciare nuove riorganizzazioni e imporre carichi di lavoro insostenibili significa indebolire il giornale e, con esso, il diritto dei cittadini a un’informazione libera e plurale”.
La sigla sindacale, insieme alla Slc Cgil, annuncia che sarà “al fianco delle giornaliste e dei giornalisti in ogni iniziativa di lotta”, ribadendo che difendere i lavoratori del Tirreno significa difendere la libertà di stampa e la democrazia in Toscana.
A esprimere preoccupazione è anche l’Ordine dei Giornalisti, sia nazionale che regionale. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti (Cnog) e l’Ordine dei Giornalisti della Toscana sottolineano come la contestazione disciplinare nei confronti di un membro del Cdr, “per attività svolte nell’esercizio delle proprie prerogative sindacali”, rappresenti un fatto grave. Entrambi gli organismi condividono la mobilitazione e ricordano che domenica 12 ottobre il quotidiano non sarà in edicola, giornata in cui si terranno anche le elezioni regionali in Toscana.
“Colpire un giornalista impegnato nell’attività sindacale costituisce un segnale grave e preoccupante – dichiarano Carlo Bartoli, presidente del Cnog, e Giampaolo Marchini, presidente dell’Odg Toscana –. Rischia di compromettere il rispetto delle libertà sindacali e dell’autonomia professionale tutelate dall’articolo 21 della Costituzione”.
Entrambi gli Cnog e Odg Toscana si uniscono a Fnsi e Ast nel chiedere alla Sae Toscana il ritiro immediato del provvedimento disciplinare e l’apertura di un confronto costruttivo con la rappresentanza sindacale, auspicando che prevalgano “il dialogo, il rispetto delle regole e la tutela della dignità del lavoro giornalistico”.
Anche il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai (Usigrai) ha espresso la propria piena solidarietà al Comitato di redazione e alla redazione de Il Tirreno, dopo la contestazione disciplinare rivolta a un componente del Cdr da parte dell’azienda editrice.
“L’azienda ha tentato, con un provvedimento disciplinare nei confronti di un rappresentante sindacale, di interferire nell’attività sindacale stessa – si legge in una nota dell’esecutivo Usigrai –. Si tratta di un atto del tutto ingiustificato, che deve essere ritirato nei modi e nei tempi indicati dalla redazione, la quale per questo ha proclamato lo sciopero”.
L’esecutivo dell’Usigrai conclude ribadendo la propria vicinanza: “Siamo al fianco delle colleghe e dei colleghi de Il Tirreno e li sosterremo fino alla soluzione della vertenza”.
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