
“Questo risultato per me è una soddisfazione enorme. Grazie alle toscane, ai toscani e a questa mia amata Regione. Neri prossimi cinque anni lavorerò per ripagare questa dimostrazione di affetto rispondendo ai bisogni ti tutti i 273 comuni della Toscana, affinché la Regione continui ed essere un ente che, nell'ambito delle sue possibilità, faccia leggi giuste e crei prosperità e benessere, senza mai lasciare indietro nessuno”. Queste le prime dichiarazioni di Eugenio Giani al suo arrivo a Palazzo Strozzi Sacrati, mentre le operazioni di scrutinio delle elezioni regionali tenute nelle giornate di ieri e di oggi volgono al termine.
A qualche decina di sezioni dalla fine dello scrutinio Giani raggiunge il 54%, Tomasi si ferma al 40,8%, con la Bundu staccata al 5,1%.
Nei prossimi giorni giungerà la proclamazione ufficiale della Corte d’Appello, ma intanto Giani, rispondendo ai giornalisti che lo attendevano nella sede istituzionale della Presidenza della Regione, ha indicato le quattro priorità su cui vorrà impegnarsi, un “quadrifoglio”- come lo ha definito – che “porterà fortuna alla Toscana”: politiche di welfare e solidarietà, politiche di sostegno all'impresa, politiche per la cultura, grande attenzione all'ambiente”.
La legislatura della Sanità territoriale
Secondo il presidente la prossima sarà la legislatura della ‘sanità territoriale’: “Sul tema della sanità – ha detto - abbiamo operato bene e su questo tema continuerò a lavorare. Se nei cinque anni appena trascorsi mi sono concentrato sull'eccellenza, rappresentata dai 46 ospedali toscani, di cui cinque sono nell’elenco dei primi 20 migliori ospedali a livello nazionale, questa sarà la legislatura nella quale voglio realizzare le Case della salute, strutture ancora più diffuse e radicate nel territorio, che possano alleggerire la pressione sugli ospedali”.
La Giunta? "Sceglierò con calma"
Dopo la vittoria alle elezioni regionali, Eugenio Giani guarda già alla formazione della nuova giunta, ma senza fretta. “Per fortuna ci sono 20 giorni prima che la Corte d’Appello mi decreti ufficialmente presidente – ha spiegato parlando a Palazzo Strozzi Sacrati –. Ho il tempo per poter meditare, riflettere e creare una bella squadra”.
Il governatore ha ricordato che “l’altra volta era il 20 settembre in cui votammo e io fui decretato presidente l’8 ottobre”, sottolineando come anche allora il processo di insediamento richiese alcune settimane.
Telefonate da Meloni e Tomasi
Dopo aver ricordato di aver ricevuto le telefonate della premier Meloni e del principale sfidante, Alessandro Tomasi.
La premier Giorgia Meloni l'avrebbe chiamato dopo la conclusione dello spoglio: “Io ritengo che ci sia nel carattere della Meloni sicuramente una considerazione che rende autentica la telefonata di rispetto istituzionale che mi ha fatto oggi”.
Ripercorrendo i loro precedenti incontri, Giani ha ricordato che “ho avuto uno scontro-incontro nell’unica occasione in cui ci siamo visti in Toscana, il 13 marzo 2024, per la firma del patto di sviluppo e coesione. Lei volle andare da sola all’ospedale pediatrico Meyer, e io, rimasto molto deluso, minacciai di non firmare il patto. Ma poi, quando venne qui, sottoscrivemmo l’accordo”.
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